Partiamo dagli studenti: pubblicato il report delle attività di ascolto - Scuola aperta, città che educa
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Partiamo dagli studenti: pubblicato il report delle attività di ascolto
È online il report delle attività di ascolto degli studenti del percorso partecipativo “Scuola Aperta Città che Educa”, il progetto dell’Istituto comprensivo Rossella Casini di Scandicci e sostenuto dall’Autorità Regionale della Partecipazione.
L’attività di ascolto, condotta dai facilitatori di Sociolab - Ricerca Sociale, aveva l’obiettivo di raccogliere e restituire la percezione che studenti e studentesse hanno dei cambiamenti materiali e immateriali della scuola tra presenza e distanza, in ragione delle misure di prevenzione da Covid19.
Le riflessioni riportate a conclusione di questo primo report offrono un contributo di natura qualitativa e spunti interessanti che saranno utili a stimolare, ispirare e orientare il confronto tra i punti di vista delle diverse componenti della comunità educante, durante le interviste collettive delle prossime settimane. Rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale scolastico si confronteranno infatti proprio a partire dall’esperienza e dalla prospettiva dei bambini e dei ragazzi, riconoscendo così alle loro considerazioni un ruolo centrale nella costruzione di risposte condivise.
ALCUNI SPUNTI SULLA NUOVA SCUOLA
Nel raccontare la propria esperienza nella ‘nuova’ scuola in presenza, gli studenti hanno evidenziato numerosi cambiamenti, difficoltà ma anche scoperte, stratagemmi, soluzioni creative, personali e di gruppo - come pure, tra le righe, le preoccupazioni e le risorse dei propri genitori e docenti.
Dal punto di vista relazionale è forte la nostalgia per le relazioni con gli studenti di altre classi, ormai distanti anche in momenti tipicamente interclasse secondo la logica delle “bolle” per contenere il contagio. Tra gli aspetti emersi come critici la comunicazione scuola-famiglia, profondamente trasformata a partire dal lockdown, con effetti che gli studenti vivono spesso come fonte di stress.
Non mancano nel racconto dei ragazzi di questa esperienza anche punti di forza, come elementi di innovazione e strategie creative adottati all’interno dei gruppi classe. Tra questi rientrano nuovi strumenti e metodi didattici, inaugurati dai docenti per ridisegnare la lezione frontale e rispondere alla difficoltà della DAD, che gli studenti riconoscono come migliorativi anche della scuola in presenza; l’ideazione di momenti ludici e di socialità senza contatto o ancora la costruzione di regole condivise tra gruppi di pari per garantire a scuola la serenità di tutti.
I PROSSIMI PASSI DEL PERCORSO: GENITORI, DOCENTI e PERSONALE
Ma il percorso è appena cominciato. Le attività di ascolto proseguiranno nelle prossime settimane, per il momento ancora in modalità online, e coinvolgeranno anche altri attori del sistema scuola: rappresentanti di genitori, docenti e personale scolastico.
A conclusione della fase di ascolto, si avvierà una fase di progettazione condivisa di nuovi strumenti per rispondere agli scenari pandemici e colmare i gap educativi.
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