Mediterraneo un mare di idee

Mediterraneo un mare di idee

fase 6 di 6: FASE TRASVERSALE: ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE Aprile Novembre 2023

Mediterraneo un mare di idee

1. FASE I: PREPARAZIONE E MAPPATURA Aprile Giugno 2023

FASE I: PREPARAZIONE E MAPPATURA Aprile Giugno 2023 Interviste in profondità Focus group Mappatura Stakeholder Queste attività sono realizzate allo scopo di individuare i bisogni della comunità e costruire un quadro completo della situazione attuale dell’area. Per questo il primo passo è attivare una mappatura dei portatori di interesse. La mappatura stakeholder è uno strumento che consente di identificare tutti gli stakeholder dell’area, e, in secondo luogo, di classificare i portatori di interesse individuati, e importante coinvolgere portatori di interesse appartenenti a diverse categorie poiché diversi stakeholder percepiscono lo stesso problema in modi differenti. Le interviste in profondità hanno lo scopo di individuare i bisogni dei cittadini e segnalare eventuali oggetti da coinvolgere nella mappatura che dovrà essere implementata e verificata durante tutto il processo partecipativo. Il focus group che si svolgerà il 6 Giugno sarà rivolto alle associazioni su invito. In quell’occasione potranno raccontare il loro punto di vista e saranno raccolte tutte le idee emerse negli anni per la trasformazione dell’area, sarà anche l’occasione per segnalare eventuali criticità.

2. FASE II: INFORMAZIONE E ASCOLTO 11 Maggio 2023

Incontro di apertura: Ha la funzione di Informare la comunità sulle trasformazioni future del comparto, già progettate o da progettare. Rappresenta anche un’occasione per ricevere informazioni sul percorso partecipativo e raccogliere le prime impressioni dei cittadini sull’oggetto del percorso.

3. FASE III: ESPLORAZIONE Luglio 2023

Laboratorio EASW: Il primo Luglio 2023 dalle 10 e per l’intera giornata ci incontreremo per costruire insieme la visione futura che immaginiamo per l’area. Per farlo utilizzeremo il metodo Easw, un metodo adottato da tempo dall’unione europea per la costruzione di scenari condivisi. La metodologia prevede il coinvolgimento degli stakeholders che, normalmente, sono riuniti in gruppi di lavoro riconducibili alle seguenti categorie: cittadini-associazioni, tecnici-professionisti, amministratori-politici imprenditori/categorie economiche Si articola in due fasi principali: Sviluppo di Scenari / Visioni Proposte di Idee / Azioni La metodologia EASW richiede ai partecipanti dei quattro gruppi omogenei di immaginare e descrivere uno scenario futuro del territorio nel caso in cui vengano realizzati gli interventi proposti. In questo caso proveremo a rispondere alla domanda: Come immagino l’area ex Mediterraneo tra 10 anni? Dalle quattro differenti visioni prodotte dai gruppi omogenei, si individuano gli aspetti comuni trasversali al fine di definire una visione comune di sostenibilità che darà l’avvio alla seconda sessione dello scenario workshop. Nella seconda parte dello Scenario Workshop, si passa alla proposta di idee/azioni, ossia alla formulazione di proposte operative da intraprendere per realizzare la visione comune definita precedentemente. In questa seconda parte attraverso la discussione in gruppi ETEROGENEI, ai partecipanti viene chiesto di specificare: Le proposte di idee/azioni. Come attivare le proposte, con quali strumenti. Quali sono gli attori necessari per realizzare le proposte. Al termine della sessione di discussione viene chiesto ai partecipanti di votare le migliori proposte da sottoporre alle Autorità locali

4. FASE IV: PROPOSTA Settembre - Novembre 2023

Dopo la pausa estiva prevista tra il 15 Luglio e il 15 Settembre prenderà avvio la fase di Coprogettazione e Redazione patto. Questa fase è funzionale a Contribuire a creare azioni concrete di rigenerazione urbana basate sull’amministrazione condivisa. Per spiegare questa fase è necessaria una premessa: Le persone non sono solo portatrici di bisogni, ma anche di capacità/competenze che, se messe a disposizione delle comunità, contribuiscono a dare soluzioni, insieme alle PA, a problemi di interesse generale: questo è possibile e conviene, se si collabora. Questo significa anche prendersi cura dei beni comuni. I patti di collaborazione sono strumenti oggi diffusi in tutta Italia e in Toscana (48 Comuni in Toscana e circa 700 patti, 1.800.000 abitanti che hanno questa opportunità e coinvolti direttamente più di 500.000). L’amministrazione condivisa riguarda non solo informare e consultare (dando un «senso di partecipazione») o solo di coinvolgere nelle decisioni, ma anche di fare insieme. Prendendoci impegni, firmando i patti. Questo si chiama amministrazione condivisa. (art 55 CTS e sentenza CC 131/2020). Cosa possiamo fare insieme a Marina di Carrara nella fase dopo l’estate? Con la fase di mappatura, ascolto, esplorazione avremo individuato le funzioni (a cosa serve quel bene comune) e, con l’ente e nell’interesse generale, avremo quindi indicato i nostri obiettivi comuni: visione d’insieme degli interessi in gioco (dai singoli alla comunità), non solo di breve, ma anche del medio-lungo periodo, tenendo conto dei vincoli e condizioni, ma anche risorse ed opportunità, entro cui ci si muove e verso cui si va. La fase di coprogettazione fornirà due tipi di output: Indicazioni sul lay-out dell’area, che potranno guidare la progettazione successiva da parte dei tecnici; Definizione del processo, la strada “realistica”, con tempi e fasi di attuazione da percorrere insieme, in cui ognuno ha ruoli e porta competenze diverse: specificare quali obiettivi comuni per quelle funzioni, chi coinvolgere e per cosa, cosa fare e quindi compiti che ci si assume, come possiamo realizzare questo percorso che diventa anche un dialogo e con quali responsabilità (non solo dire, ma anche fare) e andremo avanti… Al termine di questa fase si lavorerà alla stesura del patto di collaborazione. Un patto (cornice) tra soggetti diversi, con obiettivi comuni, per collaborare iniziando da qui, ora e subito ma anche con una visione di medio-lungo periodo: una road map che abbia anche una validità giuridica con cui possono poi svilupparsi singoli patti di collaborazione per azioni specifiche (non solo art 55 CTS) uniti tecnici/politici e cittadini singoli o associati, istituzioni. A questo punto avremo disegnato la nostra mappa della realtà in cui ci si muove e rotta di navigazione il mare potrà essere molto agitato: ma sarà importante avere intanto un metodo (sviluppare collaborazione e comunità) e strumenti idonei (tra cui i nostri patti con cui ci vincoleremo alle responsabilità che si assumono) per affrontare il viaggio insieme, tenendo dritta la rotta…verso un nuovo Mediterraneo.

5. FASE V: RESTITUZIONE Novembre 2023 Incontro di restituzione

Avrà lo scopo di diffondere quanto emerso dal percorso a tutti i cittadini partecipanti e no.

6. FASE TRASVERSALE: ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE Aprile Novembre 2023

Durante tutto il processo saranno curati i canali di comunicazione (social media, newsletter, siti, stampa) affinché a chiunque venga data la possibilità di essere messo a conoscenza dell’avvio del percorso e del tema, per poterne prendere parte in modo attivo.