home - Coltivare con l'Arno Parco agricolo perifluviale
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Cos'è Coltivare con l'Arno?
Coltivare con l’Arno è un processo partecipato per realizzare un “parco agricolo perifluviale” tramite un accordo fra istituzioni, agricoltori, cittadini, associazioni, scuole, categorie economiche e sociali nei territori fra Firenze, Scandicci e Lastra a Signa che affacciano sull’Arno. Questo accordo può attuarsi attraverso il nuovo strumento di governo del territorio del “Contratto di fiume” che si costruisce in forma partecipata e concertata.
Che cos’e’ Il Parco Agricolo Perifluviale?
- E’ un’opportunità per utilizzare il Contratto di Fiume con l’obiettivo di riqualificare il territorio fluviale, rurale e urbano, valorizzando l’agricoltura periurbana;
- E’ un’opportunità che tutti possono cogliere per definire in maniera condivisa azioni, progetti e regole di sviluppo locale per incentivare nuovi stili di vita e di consumo (filiere corte, agricoltura a chilometro 0, accordi di coproduzione, ecc.), opportunità di fruizione del territorio agricolo e del fiume che producano anche nuove occasioni lavorative;
- E’ un’opportunità speciale per gli agricoltori che possono giocare il ruolo degli attori principali nel progetto di riqualificazione territoriale.
Promotori
Il progetto è promosso dalla Città metropolitana (ente capofila) assieme ai comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze - ha ottenuto nello scorso anno il sostegno dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione del Consiglio della Regione Toscana (L.R. 46/2013).
A chi si rivolge
Coltivare con l’Arno si rivolge, oltre che alle istituzioni, a tutta la cittadinanza attiva ed è un’importante opportunità che i cittadini organizzati e non e gli agricoltori possono cogliere per cominciare a ragionare insieme dello sviluppo del proprio territorio per creare un nuovo spazio pubblico, dove i futuri servizi e una sua diversa fruibilità possano rispondere alla domanda di un miglioramento della qualità della vita.
Area del parco
Il progetto di parco agricolo interessa il territorio periurbano di pianura e collina compreso Lastra a Signa, Scancicci e Firenze ed è fortemente integrato al Contratto di fiume dell’Arno.
Obiettivi del progetto
- Tutelare e dare nuovo valore sociale al territorio rurale e le aree agricole intercluse;
- Incentivare l’evoluzione dell’agricoltura verso pratiche rispettose dell’ambiente, del paesaggio e della salute;
- Favorire la rimessa a coltura dei terreni abbandonati tramite l’insediamento di nuovi e giovani agricoltori;
- Costruire reti sociali integrate fra agricoltori, cittadini e istituzioni per nutrire la città;
- Individuare modalità concrete di finanziamenti e di accordi integrati pubblico-privato per rendere vantaggiosa l’agricoltura multifunzionale;
- Creare nuove opportunità per trascorrere il tempo libero sul fiume e nella campagna;
- Creare reti di mobilità dolce, di trasporto pubblico e di navigabilità dell’Arno;
- Coinvolgere nel processo anche le istituzioni per definire il Contratto di fiume che impegni tutti i firmatari nel mantenimento delle decisioni prese.
Strumenti della partecipazione
-Tavolo d’area: strutturatoper dare un supporto al processo partecipativo e fornire spunti di riflessione ai Laboratori progettuali con abitanti e agricoltori, individua i meccanismi che possono rendere operativi gli obiettivi scaturiti dall’intero processo. Il tavolo d’area rappresenta il primo livello della partecipazione ed è composto dalle rappresentanze di istituzioni e associazioni di interesse sovralocale.
-Giornate di discussione (una rivolta al modo agricolo e una a tutti gli abitanti): è un’occasione per confrontarsi e raccogliere desideri, indicazioni e pareri sui temi del progetto (fruibilità, servizi, alimentazione, valori e criticità, ecc). Attraverso queste giornate si intende arrivare a definire il quadro delle tendenze in atto, la progettualità locale e definire i temi che verranno poi affrontati nei laboratori. Le giornate saranno organizzate secondo le tecniche dell’Open Space Technology, un metodo attivo che vede alternarsi momenti di confronto plenario a discussioni organizzate in piccoli gruppi con la presenza di facilitatori.
-Workshop plenario: per una prima condivisione di quanto emerso nelle due giornate di discussione con agricoltori e cittadini, al fine di far emergere questioni e temi progettuali che saranno approfonditi nei laboratori tematici
- Laboratori progettuali degli adulti e dei bambini. I laboratori di progettazione partecipata sono articolati in diverse fasi e sono volti a individuare e destrutturare i bisogni, definire i problemi e le potenzialità del contesto territoriale e formulare in maniera condivisa le linee di intervento.
I laboratori si configurano come un momento di partecipazione spontaneo e creativo dove discutere e confrontarsi in maniera attiva sul futuro del proprio ambiente di vita e proporre principi e azioni volte a incidere sulle scelte future. L’atmosfera amicale, la presenza di facilitatori e il lavoro per piccoli gruppi favorisce e sviluppa un dialogo collaborativo, anche tra persone non abituate a confronto in pubblico
Come partecipare?
Potrai prendere parte al progetto:
partecipando alle giornate di discussione (OST - Open Space Technology);
partecipando ai laboratori di progettazione dei cittadini;
partecipando ai laboratori di progettazione con le scuole;
partecipando agli eventi organizzati sul territorio;
partecipando agli incontri del tavolo d’area formato dalle rappresentanze di istituzioni, associazioni e della cittadinanza attiva;
ponendo domande via e-mail o sui social network;
inviando i contributi (relazioni, ricerche, foto, cartografia, proposte, ecc.) via e-mail;
compilando on-line i questionari.
Comitato di Garanzia
Al fine che il processo si svolga con la necessaria trasparenza, sarà costituito un Comitato di garanzia, volto a vigilare sulle attività di partecipazione e a controllare l’imparzialità e la neutralità di tutto il percorso.
Il Comitato di Garanzia partecipata sarà costituito da rappresentanti di associazioni, cittadini, agricoltori, e tecnici delle stesse pubbliche amministrazioni.
Fasi
Fase1: avvio del processo
- Comunicazione del progetto generale e puntuale con una diffusione ampia con forme di comunicazione aperte e a distanza: comunicati stampa, comunicati via radio, newsletter, manifesti, locandine, brochure e sistemi informativi temporanei come chioschi o totem;
- Attivazione di una pagina dedicata sui principali Social Network e della Stanza dedicata su Open Toscana Partecipa per il coinvolgimento di persone anche non direttamente implicate nel processo partecipativo attraverso funzioni interattive (forum di discussione attiva fra partecipanti; mappature sociali per raccogliere informazioni e rilevare percezioni);
- Eventi di animazione territoriale, organizzati nei diversi comuni(mercati contadini, passeggiate in bicicletta lungo il fiume e nel territorio agricolo, merende nelle aziende, ecc.).
- Individuazione e selezione degli attori locali per garantire la massima inclusività attraverso autocandidature, campionamento casuale rappresentativo degli abitanti sotto il profilo socio-demografico e tecniche dell’Outreach con cui si intercettano gli “esclusi dal processo” (minoranze etniche, i soggetti deboli dal punto di vista socio- economico).
- Diffusione del questionario le cui domande sono formulate per rilevare gli orientamenti della comunità locale, con specifiche domande relative al rapporto città-campagna, all’alimentazione, alla fruizione, ecc., per costruire una visione delle percezioni sociali e arricchire le conoscenze ‘esperte’.
Fase 2: Conoscenza contestuale
Questa fase precede il momento del confronto pubblico e prevede l’analisi critica sulle conoscenze raccolte circa le criticità e potenzialità del territorio e in generale sulle aspettative dei cittadini.
- rielaborazione dei dati emersi dal questionario;
- mappatura sociale. Attraverso l’uso interattivo del sito web e dei social network si incrementa la conoscenza grazie alle segnalazioni di associazioni, gruppi organizzati, aziende agricole, imprese. In particolare i visitatori possono:
- rispondere a un breve questionario con cui fornire indicazioni su attività, produzioni e interessi utile per effettuare una prima schedatura della rete degli attori del Sistema Agroalimentare Locale;
- dare indicazioni su una cartografia digitale di luoghi critici o di valore utile anche per accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto al processo partecipativo;
Fase 3: Ascolto attivo
Dopo aver costruito un panorama conoscitivo di riferimento, verrà avviato un momento di ascolto attivo per raccogliere opinioni, desideri, proposte e proteste in modo da abbracciare le diverse visioni e definire un quadro più completo sulle tendenze in atto.
Le attività previste si suddividono in:
- OST (Open space technology), ovvero giornate di ascolto, organizzati in due gruppi sociali degli agricoltori e dei cittadini e in due momenti diversi di discussione libera in cui sono chiamati a confrontarsi rispetto al loro rapporto con l’agricoltura locale, col fiume, nonché rispetto all’idea di parco agricolo perifluviale. L’ascolto attivo in piccoli gruppi omogenei è utile per far emergere questioni specifiche che in un contesto più allargato tematicamente potrebbero non essere espresse. Da incontri emergono idee, possibili azioni desiderate o temute utili definire un futuro piano di azione locale;
- Workshop plenario per una prima condivisione di quanto emerso nelle due giornate di discussione per far emergere questioni e temi progettuali che saranno approfonditi nella fase successiva. Oltre agli abitanti e gli agricoltori che hanno già partecipato agli OST saranno coinvolte le imprese del settore agroalimentare e della distribuzione, nonché delle varie realtà socio economiche presenti per mettere a confronto le diverse percezioni e verificare e sostanziare le relazioni possibili tra domanda urbana e offerta rurale;
Fase 4: Piano d’azione locale
- Laboratori tematici e progettuali. Rielaborando i risultati del workshop plenario saranno proposte ai partecipanti dei vari settori (turismo rurale, agricoltura didattica, sociale, terapeutica, sostegno alle imprese, sostegno al consumo delle produzioni locali, agricoltura/pianificazione) tematiche importanti da approfondire attraverso la conoscenza reciproca e arrivando a ipotesi progettuali condivise.
- Evento finale, normalmente una festa dove verranno presentati pubblicamente i risultati ottenuti nei tre comuni, coinvolgendo nuovamente anche coloro che fino a questo punto non hanno partecipato.
Struttura organizzativa
Enti locali coinvolti
Città metropolitana di Firenze
Comune di Firenze
Comune di Scandicci
Comune di Lastra a Signa
Gruppo di lavoro
Riccardo Bocci, agronomo, esperto in animazione rurale e processi partecipativi con gli agricoltori; Elisa Butelli, pianificatrice del territorio per la comunicazionee l’immagine; Elisa Caruso, pianificatrice del territorio per la partecipazione con gli abitanti; Daniela Poli, urbanista e pianificatrice del territorio (coordinatrice del gruppo); Adalgisa Rubino architetta, esperta in partecipazione con gli abitanti, Alessandro Trivisonno, forestale per la partecipazione con gli agricoltori.
Comitato scientifico multidisciplinare
Giovanni Belletti (Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa); David Fanfani (Dipartimento di Architettura); Carlo Alberto Garzonio (Dipartimento di Scienze della Terra); Maria Rita Gisotti (Dipartimento di Architettura), Leonardo Lombardi (Naturalista); Alberto Magnaghi (Dipartimento Architettura, presidente del CSM); Simone Orlandini (Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente), Gaio Cesare Pacini (Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente); Daniela Poli (Dipartimento di Architettura), Federico Preti (Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali); Fabio Salbitano (Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali); Marco Benvenuti (dipartimento di Scienze della Terra); Francesco Alberti (Dipartimento di Architettura).
Gruppo di Pilotaggio
Dott. agr. Gennaro GILIBERTI (direttore tecnico del progetto), dirigente Dipartimento Promozione del Territorio e Direzione Agricoltura, Sviluppo Economico e Programmazione, Cooperazione Internazionale e Sociale; la prof.ssa Daniela Poli (responsabile scientifica del progetto), urbanista e pianificatrice del territorio,Università di Firenze; l’ arch. Marcello COCCHI, dirigente del Servizio Sostenibilità Valutazione Ambientale Geologia e Bonifiche del Comune di Firenze; la dott.ssa Elisabetta CORSINOVI, responsabile Ufficio istituzionale del Q4 del comune di Firenze; il dott. Massimo PICCINI, referente settore promozione economica, turismo e sport de comune di Scandicci; l’arch. Susanna TADDEI, responsabile Area Territorio e sviluppo economico del comune di Lastra a Signa.
Il questionario ha come obiettivo quello di comprendere meglio la percezione che hai del tuo territorio in merito al paesaggio agricolo e fluviale.
La compilazione è anonima ed i risultati verranno utilizzati come spunto di riflessione per il progetto.
Ti preghiamo di compilarlo on-line e dedicarci 5 minuti del tuo tempo per rispondere a brevi domande con cui fornirci indicazioni utili sulle tue attività, produzioni e interessi.
Ci aiuterai così ad aumentare la conoscenza sul territorio e contribuirai al progetto!
E' adesso possibile compilare il questionario in forma cartacea e riconsegnarlo direttamente nei seguenti punti di raccolta:
Firenze - Quartiere 4: Ufficio Relazioni con il Pubblico presso Quartiere 4, via delle torri 23; BiblioteCaNova Isolotto, Via Chiusi 3\4; Arci San Bartolo a Cintoia, via San Bartolo a Cintoia 95; Arci Ugnano, via di Ugnano 69.
Lastra a Signa: Ufficio Relazioni con il Pubblico presso il Comune, Piazza del Comune 17 (piano terra); Caffè letterario "Voltapagina", Via Dante Alighieri 21; Biblioteca comunale, Via Togliatti 37.
Scandicci: Ufficio Relazioni con il Pubblico presso il Comune, Piazzale della Resistenza 1; Biblioteca comunale, via Roma, 38/a; Arci Badia a Settimo, via dell'Orto 7; Arci Vingone, via Roma 166.