OBIETTIVI
Il progetto TUTTI AL CENTRO del Comune di Castelfranco di Sotto, ha ad oggetto la stesura partecipata del Regolamento per un Forum permanente dell’integrazione, composto da cittadini italiani e stranieri, che si costituirà come organismo consultivo dell’Amministrazione Comunale. Si tratta perciò di attivare un processo deliberativo che definirà le tematiche, le caratteristiche e le regole di funzionamento del forum.
Il progetto mira a promuovere forme e strumenti di partecipazione democratica per garantire e rendere effettivo il diritto di partecipazione alla elaborazione delle politiche locali, in particolare sperimentando pratiche innovative di coinvolgimento attivo della cittadinanza, capaci di valorizzare le risorse sociali e culturali della comunità e di rafforzarne la sua coesione. Più specificatamente, il progetto è volto a promuovere l’inclusione sociale degli stranieri, rafforzare le relazioni, la reciproca conoscenze e la condivisione tra cittadini italiani e stranieri, così come tra gruppi etnici differenti, e a incentivare forme di dialogo, incontro e confronto tra cittadini e amministrazione.
AMBITO TERRITORIALE
Il progetto interessa tutto il territorio comunale, con particolare riferimento al Centro Storico del capoluogo del Comune di Castelfranco di Sotto, dove l’elevata presenza di stranieri sta creando una situazione di tensione con i residenti italiani, in particolare, con i commercianti. L’area si caratterizza, peraltro, per l’elevata densità residenziale e commerciale e per la presenza di molti edifici e luoghi di pubblico interesse (il Comune, la Chiesa, la Biblioteca, ecc.) e per la rilevante centralità urbana. Questo mix di funzioni fanno si che la zona possa essere ancora considerata il centro delle relazioni sociali dell’intero territorio di Castelfranco di Sotto.
METODOLOGIA
Il progetto intende la partecipazione come processo di apprendimento reciproco e dinamico tra cittadinanza e istituzioni, capace di esplicitare e valorizzare le conoscenze e le risorse tacite della comunità. Le tecniche e gli strumenti utilizzati devono perciò essere in grado di stimolare le connessioni esistenti nel territorio, attivare i cittadini e, date le specifiche finalità del percorso, promuovere il dialogo interculturale e stabilire una relazione di fiducia tra gruppi etnici differenti. Di seguito le tecniche e gli strumenti operativi previsti e una loro sintetica descrizione.
- Interviste in profondità: interviste semi-strutturate, in cui l’intervistatore segue una traccia predefinita dei temi da affrontare, ma lascia ampia libertà all’intervistato nei tempi e nei modi con cui affrontare le tematiche oggetto di indagine.
- Focus group: tecnica qualitativa in cui un gruppo di persone (generalmente composto da 6-10 soggetti) si confronta su un oggetto di discussione in maniera libera e spontanea, sotto la guida di un conduttore, che orienta la discussione ponendo domande, facilitando l’interazione tra i partecipanti e garantendo il più possibile un’equa partecipazione di tutti alla discussione.
- World cafè: metodo semplice, ma creativo, ispirato alle libere conversazioni che si sviluppavano nei vecchi caffè. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di discussione dinamico, informale e interattivo, stimolando conversazioni spontanee e ‘sentite’ da parte dei partecipanti. Si focalizza sull’autogestione dei gruppi di conversazione, con il supporto però di uno o più facilitatori che stimolano domande e guidano la conversazione.
PARTECIPANTI
I partecipanti coinvolti nel processo saranno diversi sia per tipologia (soggetti singoli, associazioni, soggetti istituzionali, associazioni di categoria etc…), sia per caratteristiche soggettive (età, genere, nazionalità).