Perchè un progetto partecipato

Il progetto partecipato per l’area di San Salvi è stato avviato su iniziativa dei vari gruppi – oggi costituiti in associazione “Salvare San Salvi” – che nel tempo si sono costituiti per ottenere che all’area e al parco di San Salvi venisse data una destinazione utile alla città, da troppi anni e decenni infatti molte parti sono state trascurate e grandi volumi sono senza impiego. Le migliaia di firme depositate a gennaio 2015 all’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione (A.P.P.) secondo quanto contemplato dalla legge regionale 46 del 2013 hanno dato il via ad un percorso di sei mesi di incontri durante il quale i cittadini elaboreranno, insieme ad associazioni ed attori sociali, proposte, idee di progetti realizzabili da sottoporre alle amministrazioni interessate, Comune, Regione e ASL, proprietaria del luogo

Finalità del Progetto

1. Individuare ed indicare una idea-soluzione percorribile che sblocchi la questione della destinazione dell'area ex manicomiale di San Salvi

2. Rendere maggiormente consapevole ed informata la popolazione del Quartiere riguardo alle possibilità di fruizione del parco e delle opportunità offerte dall'area In particolare si intende: confrontare e sollecitare indicazioni e proposte, rilevando gli elementi di convergenza e ricercare una sintesi possibile

- informare i cittadini circa la storia del parco, il suo attuale assetto, le situazioni che si sono configurate nel recente passato; in effetti, risulta che una parte dei residenti del quartiere conosce le problematiche del parco e mostra di averne a cuore la salvaguardia, ma vi sono anche cittadini che ne hanno una cognizione alquanto approssimativa, mentre gli stessi hanno invece mostrato un ricettivo interesse al momento della raccolta di firme; si tratta dunque di rendere maggiormente consapevole la popolazione del valore e dell'utilizzabilità dell'area e mutare quindi la percezione che la popolazione del quartiere ha nei confronti dell'area medesima.

Ci si attende una maggiore coesione sociale e conoscenza reciproca a seguito del progetto, cui si darà comunque seguito con un gruppo di follow-up di cui faranno prevedibilmente parte anche i diversi soggetti che fino ad oggi hanno avuto a cuore la questione.



Fasi principali del processo previsto e la loro funzione all’interno del processo complessivo

Il progetto si svolge secondo 5 fasi:

1. Pubblicizzazione dell'iniziativa nel quartiere e nella città, strutturazione dell'Anagrafe dei Firmatari (AF) e dell'Anagrafe dei Partecipanti (AP); 2. Confronti tra i partecipanti; si organizzeranno una serie d’incontri in modalità focus group su aree tematiche quali: Sostegno sociale - Cura Parco e coltivazioni - 8 Educativa , ricreativa, culturale, memoria - Attività economiche e Occupazione giovanile - Interazione sportiva

3. Stesura Proposte conclusive versione 01

4. Raccolta Osservazioni alle Proposte conclusive versione 01 attraverso Open Toscana e altre forme telematiche e non; stesura delle Proposte conclusive versione 02

5. Validazione finale La stesura dei documenti di Proposte conclusive versione 01 e 02 verrà effettuata dal Gruppo di Progetto con l'assistenza di Facilitatori accreditati. La validazione finale si prevede in forma telematica attraverso Open Toscana Lo svolgimento del progetto avviene secondo la sequenza di attività indicate nel cronogramma.

Metodologia

In sintesi la metodologia ha i caratteri di una animazione territoriale. Protagonisti del processo sono il Gruppo di Progetto ed i Partecipanti. Gli strumenti di partenza sono le due Anagrafi (Firmatari e Partecipanti) e la Sintesi di Proposte ed Idee esistenti. Il Gruppo di Progetto è costituito dai proponenti della presente proposta, con eventuali integrazioni in corso d'opera. I Partecipanti vengono stabiliti da parte del Gruppo di Progetto, attraverso la strutturazione, di due Anagrafi, l'anagrafe dei Firmatari (AF) e l'Anagrafe dei Partecipanti (AP).

Riguardo all'oggetto del percorso partecipativo vi sono idee e proposte già formalizzate e vi sono proposte per ora solo verbali. La predisposizione di una Sintesi delle Proposte Esistenti fa parte del progetto. Essa verrà elaborata da parte del Gruppo di Progetto e servirà quale documento preliminare di riferimento per tutti i Focus Groups. L'equilibrio dell'informazione è affidato in parte ai facilitatori ma anche all'accessibilità all'informazione garantita dalla piattaforma Open Toscana ed alla possibilità che essa consente ai partecipanti di commentare e controbattere in merito all'informazione fornita. I Focus Groups saranno tematici. Essi verranno indirizzati a cercare, sul tema relativo al ciascun gruppo, una prima sintesi mediando le diverse esigenze e posizioni. Sarà da valutarsi l'eventualità di svolgere, dopo la prima tornata di riunioni, una seconda tornata con gruppi più allargati, al fine di ricercare una migliore mediazione. La prima proposta di soluzione verrà proposta e riceverà osservazioni e commenti attraverso Open Toscana. La Proposta, revisionata dopo il recepimento delle osservazioni, verrà presentata ai 9 Focus Groups in una riunione dei loro portavoce, prima di essere proposta alla validazione finale. La validazione finale avverrà infine in forma telematica. . Ad evitare di caricare sul progetto aspettative improprie verrà evidenziato che il processo di cui si tratta non è una co-decisione, ma si tratta bensì della partecipazione ad una discussione che porta a delle indicazioni delle quali i promotori auspicano che le istituzioni coinvolte, in primis il Comune di Firenze, terranno conto nella programmazione urbanistica dell’area. Pertanto , la partecipazione delle Istituzioni al processo è più che auspicata: i rappresentanti del Comune, del Quartiere e dell’Asl saranno invitati a prender parte agli incontri e saranno chiamati ad esprimere la loro posizione in merito all’oggetto del processo partecipativo. I risultati e le verbalizzazioni di ogni gruppo saranno resi disponibili ai partecipanti sia via mail, sia sul sito Partecipa Toscana, mentre le risultanze finali saranno riportate in un documento di sintesi che sarà reso pubblico e consegnato al Sindaco e al Consiglio comunale di Firenze. La socialità Il confronto tra quanto hanno prodotto i Focus Groups ha comunque come riferimento documentale la piattaforma Open Toscana. Si ritiene però opportuno anche un rapporto diretto e informale tra i partecipanti ed a questo fine è volta la Festa, forma che si ritiene più adatta che non le formalità e le rigidità di una assemblea. Lo stesso dicasi per l'eventuale Ballo finale.

La massima inclusione viene ricercata garantendo a tutti la possibilità di espressione anche quando trattasi di persone non firmatarie del progetto. Proposte ed osservazioni, quali che siano le modalità con cui vengono fatte pervenire al Gruppo di Progetto, verranno comunque da questo registrate sulla piattaforma Open Toscana. La piena parità di espressione di tutti i punti di vista viene garantita attraverso una gestione dei gruppi che limiti e disciplini i tempi e le frequenze degli interventi e garantisca a tutti la possibilità di esprimersi L'eguaglianza di accesso al dibattito viene garantita nell'immediatezza delle riunioni attraverso la gestione equilibrata dei gruppi, mentre in tempi differiti la forma telematica di Open Toscana consente a tutti i partecipanti di esprimersi con maggiore riflessione Considerazione per differenze di genere, orientamenti culturali e religiosi: debita considerazione verrà data agli aspetti multietnici del Quartiere (comunità ROM ed Eritrea) Va aggiunto che il motivo per cui si prevede un utilizzo di mezzi di informazione e di diffusione tradizionali quali radio e volantinaggi è che molti firmatiri e sostenitori del progetto sono persone anziane -che vanno comunque interessate e coinvolte- poco propense all'uso di tecnologie telematiche. 10 La partecipazione viene ricercata abbinando l'azione di pubblicizzazione nel Quartiere e nella città (volantinaggi, radio, giornali, social networks) con contatti telefonici

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Interviste su San Salvi

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