Intestazione e Note

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IL PROGETTO:


 

SOGGETTO PROPONENTE e CAPOFILA:

Comune di Vecchiano

Il progetto, oltre al soggetto proponente, vede una collaborazione tra vari soggetti associati: l’Istituto Comprensivo Daniela Settesoldi di Vecchiano; il Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli; il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord; l’ASBUC–Amministrazioni Separata dei Beni di Uso Civico – Vecchiano; il Comitato FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Pisa; il Comitato dei Genitori Istituto Daniela Settesoldi; la Consulta del Volontariato del Comune di Vecchiano (che include 26 Associazioni); Officina di Comunità; un Comitato informale di residenti di Vecchiano che ha raccolto firme per il progetto “Tutti a piedi ed in bicicletta”.


 

  

Il contesto: il Comune di Vecchiano si è dotato nel 2018 de “La Carta della Partecipazione” che è stata scritta, in modo condiviso, durante il processo partecipativo “Che Consigli? Riscriviamo insieme le regole della partecipazione democratica”, già finanziato dall’APP. Oltre alla promozione dei diversi processi partecipativi, il Comune in passato  aveva consolidato questo approccio nella prassi amministrativa,   costituendo diversi organismi di coinvolgimento permanente dei cittadini con funzione consultiva/propositiva. Nel 2014 ha inoltre approvato  “Il Regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Amministrazione  per la cura dei beni comuni”, che disciplina patti di collaborazione tra Amministrazione comunale e cittadini attivi per la gestione della "cosa pubblica". Di particolare rilevanza è stata l'approvazione nel 2018 de "La Carta della Partecipazione del Comune di Vecchiano", scaturita dal processo partecipativo "Che Consigli? Riscriviamo insieme le regole del gioco della partecipazione democratica" che disciplina il funzionamento di un nuovo istituto di partecipazione denominato "Officina di Comunità", condiviso e voluto dai cittadini durante il processo partecipativo per superare le criticità dei Consigli di Frazione. Su questo fertile terreno, una Officina di Comunità già costituita, si è proposta come soggetto associato per questa candidatura, come pure il Comitato FIAB_Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Pisa, che aveva partecipato al processo della Regione Toscana per la progettazione della Ciclopista Tirrenica nel 2018.

 

Popolazione e territorio: l’ambito territoriale del progetto interessa circa 11.933 residenti con una lieve prevalenza femminile; la popolazione straniera è pari al 5,7% della popolazione complessiva, anche in questo caso, con prevalenza femminile, si tratta soprattutto di cittadini di origine albanese, rumena e marocchina.Il progetto coinvolge tutte le cinque frazioni del Comune di Vecchiano: Filettole, Avane, Vecchiano, Nodica, Migliarino. Il territorio, storicamente zona di confine fra le province di Lucca e Pisa, è pari a 67,55 Km2 e si estende, per circa 25 Km, in un variegato paesaggio, ricco di bellezze ambientali: dalle colline di Avane e Filettole, la piana di Vecchiano, Nodica sino al litorale di Marina di Vecchiano nella frazione di Migliarino. Il fiume il Serchio – fra rischio idraulico ed elemento identitario – attraversa il territorio sino alla sua foce nel Mar Tirreno, mentre parte del Lago di Massaciuccoli lo lambisce. L’area ha una tradizionale vocazione agricola e gli insediamenti umani si sono nel tempo addensati attorno a pievi, ville, chiese, centri di produzione agricola che hanno rappresentato i caposaldi originari delle cinque frazioni, determinandone identità, storia e cultura. Le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, hanno accompagnato la crescita delle singole frazioni garantendone un armonico equilibrio fra la loro evoluzione ed il mantenimento della loro identità ed organizzazione agricola originaria, tanto che Vecchiano si lascia inscrivere in quei sistemi urbanistici, tura, come “Città di città”: ogni frazione ha piazze, spazi pubblici, chiese, circoli ricreativi, attrezzature sportive e servizi ed è stato evitato che la crescita generasse anonime e degradate periferie.conosciuti in lettera Tutte le frazioni, hanno registrato un incremento demografico fra il 2001 ed il 2011 con un saldo naturale e migratorio positivo, per poi avviarsi ad un lieve decremento demografico, (11.933 residenti al 1° Gennaio 2022). L’indice di vecchiaia (rapporto 65enni e giovani in età 0-14 anni) nel 2021 è pari a 219,4 anziani per 100 giovani. Il Comune ha un vivace tessuto sociale rappresentato da molte associazioni culturali, sportive, ricreative e di volontariato, aggregate nelle Consulte cittadine, e vanta un proprio giornale locale on-line che stimola il dibattito cittadino. Soggetti che con la loro attività contribuiscono alla tenuta della coesione sociale e che rendono possibili politiche di inclusione della popolazione fragile.

Il progetto intende valorizzare questa risorsa di capitale sociale,  che nel tempo è stata anche attiva in precedenti percorsi partecipativi, coinvolgendola sul tema specifico della mobilità sostenibile.


 

       

​​​​​​Il progetto interviene su una specifica situazione di disagio territoriale e sociale, relativo alle caratteristiche della attuale viabilità che, proprio per la storia dell’insediamento antropico del territorio e del suo conseguente sviluppo urbanistico, sopra descritto, presenta un unico tracciato viario che collega le frazioni da Filettole a Migliarino e poi, superata la cesura rappresentata dalla trafficata strada provinciale, la via Aurelia, che divide in due parti la frazione di Migliarino, procede sino alla Marina di Vecchiano. Le frazioni, prevalentemente, non hanno solide reti viarie secondarie meno trafficate, mentre in ogni frazione e anche fra le frazioni, si snoda una trama viaria minore costituita dai tracciati storici: redole (viottoli campestri), argini, viabilità poderale, canali, strade bianche e strade minori con ridotta sezione. La popolazione residente gravita, per motivi di lavoro e di studio, sul capoluogo, Pisa, fenomeno che determina un consistente ricorso alle auto private con flussi consistenti nelle ore di punta e soprattutto al mattino. Una piccola stazione ferroviaria nella frazione di Migliarino, che in passato ha rappresentato una preziosa risorsa di collegamento tra Vecchiano ed il capoluogo sulla tratta Viareggio-Pisa e che, in parte aveva mitigato il traffico su gomma dei flussi pendolari, è da anni dismessa. Un ulteriore congestionamento viario, è quello che si registra nelle ore di ingresso e di uscita degli scolari nei pressi delle Scuole elementari delle frazioni e nell’area del  Distretto scolastico e dell’unica Scuola media inferiore,  Il territorio comunale registra infatti, anche al suo interno, un consistente ricorso  dei residenti alle auto private per gli spostamenti pur se di pochi chilometri, all’interno delle stesse frazioni, e tra le frazioni oltre che tra queste ed il capoluogo. I flussi di traffico veicolare verso il capoluogo e tra le frazioni, rende pericoloso il ricorso all’utilizzo della biciletta lungo le reti viarie, soprattutto da parte della popolazione anziana, di giovani e di residenti, non automuniti; ciò scoraggia anche i genitori a promuovere nei figli, in età scolare, l’utilizzo dellabicicletta per recarsi a scuola sia con l’obiettivo del rispetto dell’ambiente sia di una cultura della mobilità sostenibile che di una progressiva autonomia. La pseudo-cultura del ricorso all’auto privata diffusa anche nel territorio comunale di Vecchiano, impatta la qualità dell’aria, già interessata da alti livelli di polveri sottili nelle ore di punta e soprattutto nel periodo estivo quando aumenta il transito delle auto dei fruitori della Marina di Vecchiano, determinando inquinamento acustico ed in generale impattando sulla qualità della vita dei residenti.


Il progetto intende coinvolgere nel processo partecipativo i residenti  insieme ai tecnici degli Enti Pubblici coinvolti, con l’obiettivo di superare o mitigare le criticità delineate, individuando possibili e sostenibili alternative – sia a breve che a lungo termine – rispetto al ricorso alle auto private.


 

Esplorando soluzioni innovative sperimentate negli ultimi anni in altre realtà (buone pratiche). Il percorso partecipativo aspira a contribuire alla crescita di una cultura del rispetto dell’ambiente incoraggiando il ricorso alla mobilità dolce in una costruzione collettiva di proposte di mobilità dolce e intende:


 

“irrorare” la trama viaria esistente nel territorio, con l’emersione di  percorsi ciclo-pedonali in continuità e sicurezza, a partire dalle esigenze dei residenti, valorizzando la trama viaria minore costituita dai tracciati storici: viottoli campestri, viabilità poderale, sentieri; - condividere tracciati e soluzioni di mobilità sostenibile che possano collegare fra loro le frazioni e queste con il mare di Vecchiano, con i percorsi del Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e con il comune capoluogo;
 

 

promuovere, in coerenza con le Linee Guida europee sulla mobilità sostenibile, la cultura della mobilità sostenibile e, nel farlo, renderne possibile e facilitarne il ricorso da parte dei cittadini;

 

 

coinvolgere i residenti in una co-progettazione che sviluppi proposte di mobilità dolce, a partire dalle piste e dai tracciati già esistenti e dalle esigenze di spostamento dei residenti per accedere a scuole, luoghi di lavoro, servizi commerciali, sociali, presidi sanitari ma anche luoghi dello sport e del benessere presenti sul territorio;

 

stimolare, dalla attività di confronto, dialogico fra i partecipanti residenti anche possibili soluzioni collettive alternative al ricorso all’auto privata.


 

I partner progettuali tutti, enti istituzionali ed organismi vari, metteranno a disposizione del percorso, amministratori e tecnici che, insieme ai partecipanti rifletteranno, condivideranno le criticità e co-progetteranno. Il progetto prevede di affrontare anche eventuali soluzioni innovative, ispirandosi a best practice realizzate in altri territori. Il processo partecipativo, connettendo i residenti fra loro, mira a dar vita anche a delle prime sperimentazioni condivise.

 

Finalità del processo partecipativo:

1. sensibilizzare ed accrescere la cultura del rispetto dell’ambiente e del territorio;

2. migliorare la qualità della vita e l’attrattività dell’ambiente urbano sia per i residenti che per i fruitori del territorio (turismo naturalistico, culturale);

3. promuovere e favorire gli spostamenti in sicurezza, a piedi e in bicicletta di tutti i residenti, senza distinzioni di reddito o status sociale, nei percorsi casa/scuola e da e per i servizi commerciali, i servizi sociali, i presidi sanitari, i luoghi dello sport e dello svago, nelle frazioni, fra le frazioni e fra queste ed il comune capoluogo;

4. migliorare la sicurezza stradale, salute pubblica;

5. ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, le congestioni stradali, le emissioni di gas serra e il consumo di energia;

6. favorire l’acquisizione di autonomia negli spostamenti negli alunni e studenti;

7. promuovere/rinsaldare, grazie al processo progettuale, la cultura del dialogo fra i residenti, fra questi e i tecnici degli Enti Pubblici, del rispetto e della inclusione oltre al piacere della condivisione di criticità ma anche di soluzioni.

Tali finalità saranno perseguite grazie a:

 

1. coinvolgimento della collettività con attenzione alla inclusione di cittadini residenti nelle singole frazioni;

2. coinvolgimento specifico delle scuole, degli scolari;

3. coinvolgimento delle realtà organizzate presenti o attive (associazioni e organizzazioni di volontariato, comunità straniere) nelle frazioni.


 

Obiettivi specifici e ricadute:

Rilevare le abitudini e le esigenze di spostamento dei residenti e i collegamenti fra le frazioni e fra queste ed il comune capoluogo coperti dal trasporto pubblico urbano ed extraurbano;


 

  1. produrre una mappa del territorio contenente le attuali reti viarie, l’esistente trama viaria minore costituita dai tracciati storici ed il tratto della ciclovia tirrenica - in fase di progettazione- che lo interesserà;
    1. su queste mappa dell’esistente in tema di viabilità, verranno condivisi possibili tracciati di piste e/o corsie ciclopedonali nuovi ed in continuità e sicurezza, che possano rispondere alle esigenze di spostamento dei residenti e che possa essere realizzata dagli enti locali competenti e/o prevista nei vari strumenti di pianificazione/programmazione di interventi;

    2. definire in linea “di massima” dei costi di una o più tratte di pista/corsia ciclopedonale funzionale alla partecipazione a bandi che finanziano piste ciclopedonali;

    3. progettare/sperimentare possibili forme alternative di spostamento senza il ricorso ognuno della propria auto privata (eventuali, ad esempio, blablacar locale).