Le migrazioni e la cooperazione allo sviluppo costituiscono due fenomeni che, insieme e in maniera integrata, concorrono a contrastare la povertà, i disastri ambientali, la distruzione di risorse, ecc. e, al tempo stesso, a favorire le relazioni con i Paesi di origine ed il loro sviluppo. In Italia è stata la nuova legge sulla cooperazione a riconoscere per la prima volta ai cittadini ed alle comunità straniere residenti la possibilità di svolgere un ruolo attivo nella progettazione e nell’implementazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo. Questo scenario oggi offre al nostro paese la possibilità di sviluppare molte esperienze di progettazioni pilota realizzate negli ultimi anni di esplorarne i punti di contatto e di reciproca valorizzazione con le politiche di integrazione,di coordinarle con le strategie della cooperazione decentrata e dell’internazionalizzazione dei sistemi locali, di renderle coerenti con le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare e con quelle di accoglienza dei richiedenti asilo. La Regione Toscana si è mossa negli ultimi anni in questa direzione, assumendo il co-sviluppo come uno dei temi guida delle proprie iniziative di cooperazione e sostenendo alcuni progetti, descritti nel loro tratti essenziali nel report “Migrazioni, comunità, sviluppo” che sarà presentato nella giornata odierna.