OBIETTIVI

Il progetto Custodi del Territorio - Scarlino e Gavorrano Comuni aperti nasce dall’esigenza delle Pubbliche Amministrazioni di Scarlino e Gavorrano di incontrare e confrontarsi con i cittadini per costruire insieme un sistema per la gestione sostenibile del territorio.

Tutti gli attori del territorio, con uno scambio attivo anche intergenerazionale, saranno accompagnati in un processo che ha l’obiettivo di far lavorare insieme pubblico e privato per mitigare i disagi causati dai Cambiamenti Climatici e da una diffusa mala gestione delle risorse del Territorio.

Le principali finalità del progetto sono:

  • elaborare politiche pubbliche e azioni condivise per la mitigazione e l’adattamento ai Cambiamenti Climatici e per la tutela dei territori di Scarlino e Gavorrano.
  • ampliare il coinvolgimento dei cittadini nella gestione sostenibile del territorio
  • favorire più efficaci forme di scambio e di comunicazione tra pubblico e privato
  • coinvolgere gli attori del territorio negli interventi operativi per la tutela del paesaggio, degli ecosistemi e della biodiversità.
  • consolidare, attraverso un sistema di responsabilità condivisa, una cultura civica e un maggior rispetto e cura del territorio

In particolare i cittadini e gli attori del territorio si confronteranno per la definizione di un Patto/Carta dei Valori/Decalogo/per la tutela del territorio.

Il progetto prevede 2 incontri partecipativi strutturati secondo le modalità del World Cafè (1° incontro) e tavoli tematici di progettazione partecipativa (2° Incontro) nei quali si individueranno valori, criticità e possibili soluzioni mettendo a sistema contenuti e proposte per la tutela del territorio.

In particolare saranno affrontate le seguenti tematiche:

  • Emergenze climatiche e rischio idrogeologico,
  • Uso del Territorio e consumo del suolo,
  • Conoscenza del territorio.

I partecipanti, durante gli incontri, saranno anche invitati a discutere su come incentivare la partecipazione attiva dei cittadini alla tutela del territorio.

Il progetto terrà conto dei Piani di Emergenza Comunali e di tutte le procedure e le regole vigenti in materia di tutela del territorio, prevenzione e adattamento/resilienza, in stretta collaborazione con la Protezione Civile anche al fine di reclutare una rete di cittadini disponibili a svolgere attività di volontariato sul territorio.

La relazione si espliciterà attraverso una prima l’illustrazione da parte dei tecnici competenti delle procedure vigenti ai partecipanti. I Piani diverranno pertanto uno dei principali input per le discussioni dei partecipanti durante gli incontri. Le indicazioni di miglioramento saranno valutate dalle amministrazioni per eventuali modifiche e/o integrazioni dei Piani Comunali.

Con questo progetto amministrazioni e cittadini attraverso canali di dialogo diversi, tradizionali e innovativi, potranno così collaborare alla gestione sostenibile del territorio.

 

FASI

  1. Fase preparatoria
  2. Fase operativa
  3. Comunicazione
  4. Controllo


FASE 1

Fase preparatoria

 

  1. Costituzione del Gruppo di Progetto che avrà il compito di organizzare e coordinare tutte le attività operative andando a pianificare tempi, ruoli, obiettivi e soggetti coinvolti
  2. Mappatura degli stakeholders del territorio
  3. Predisposizione da parte del Gruppo di Progetto del Piano di Azione/comunicazione per il coinvolgimento degli stakeholders (associazioni, attività produttive, cittadini, scuole, dipendenti pubblici,…).

 

FASE 2

Fase operativa

 

  1. Primo incontro pubblico: presentazione del progetto e incontro partecipato, con la metodologia del World Cafè, per far emergere valori, criticità e proposte sulle tematiche “Emergenze climatiche e rischio idrogeologico”, “Uso del Territorio e consumo di suolo”, “Conoscenza del territorio”. Durante l’incontro verranno presentati i Piani di Emergenza Comunali e prese le candidature per la costituzione del Comitato di Garanzia.
  2. Costituzione del Comitato di Garanzia che avrà il ruolo di controllo per garantire l’imparzialità e neutralità durante il processo.
  3. Valutazione fattibilità delle proposte emerse dal primo incontro e realizzazione bozza del Patto/Carta dei Valori/Decalogo/per la tutela del territorio.
  4. Secondo incontro pubblico di progettazione partecipativa. Durante l’incontro sarà presentata la bozza del Patto/Carta dei Valori/Decalogo/per la tutela del territorio e le valutazioni di fattibilità delle proposte emerse dal World cafè. In base a quanto emerso i partecipanti lavoreranno in tavoli tematici di progettazione partecipativa sulle proposte per la gestione delle criticità emerse. Nei tavoli, ai quali parteciperanno anche tecnici delle amministrazioni comunali, sarà stimolata la discussione su come costruire una partecipazione attiva dei cittadini.
  5. Presentazione pubblica dei risultati del processo partecipativo con conferenza stampa

 

FASE 3

Comunicazione

Tutte le fasi saranno ampiamente divulgate, per favorire la massima trasparenza, attraverso una campagna di comunicazione che userà diversi canali d’informazione: stampa, radio, diffusione di materiale cartaceo, siti internet, social network, ecc… A questo scopo sarà predisposizione un piano di azione (come indicato nella fase preparatoria) contenente la definizione di obiettivi e target. Durante l’intero percorso il Gruppo di Progetto sosterrà il coinvolgimento e l’eventuale formazione/informazione di tutti i dipendenti pubblici coinvolti nel processo. Il sito Open Toscana sarà utilizzato come piattaforma e contenitore di tutte le informazioni relative al progetto.

FASE 4

Controllo

Il Comitato di Garanzia svolgerà il ruolo di controllo per garantire imparzialità e neutralità durante tutto il processo.

METODOLOGIA DEGLI INCONTRI PARTECIPATIVI

 

Gli incontri saranno strutturati secondo metodologie diverse ritenute più efficaci per le finalità che si vogliono conseguire:

  • il primo incontro pubblico sarà gestito con la metodologia del World Cafè che, attraverso lo scambio informale e “conviviale” per piccoli gruppi (4/5 persone), porterà i presenti a confrontarsi su valori, criticità del territorio e proposte per il miglioramento delle criticità emerse. I facilitatori supporteranno i partecipanti nella ricerca di risposte condivise e nella sintesi finale di quanto emerso dai lavori del World cafè.
  • Il secondo incontro verrà strutturato con la metodologia partecipativa di tavoli tematici di progettazione partecipativa sulle proposte per la gestione delle criticità emerse durante il primo incontro e validate dalla analisi di fattibilità tecnica. La finalità è quella di rendere partecipi e attivi tutti i presenti e arrivare ad elaborare una serie di azioni e proposte nuove, innovative e condivise. I partecipanti, che lavoreranno in tavoli di lavoro tematici con il supporto di domande guida, saranno guidati nei lavori dai facilitatori che, oltre a scandire i tempi, supervisioneranno il confronto sui tavoli dando la possibilità a tutti i partecipanti di esprimere liberamente il proprio punto di vista. Ai tavoli parteciperanno anche rappresentanti delle 2 amministrazioni offrendo un supporto tecnico alla elaborazione delle proposte.
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