Intestazione e Note

Cantieri della Salute

fase 1 di 6: Analisi del contesto

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Partecipare per conoscere il territorio: la sfida dei Comitati di Partecipazione e il progetto Cantieri della Salute

Crediti foto: Fabrizio Bruno

 

Negli scorsi anni in Toscana si è andato consolidando un sistema di governance multi-livello dei servizi socio-sanitari ricco e composito, che da tempo ha tra le sue missioni principali quella di consolidare il dialogo con i cittadini ed enti del Terzo Settore e di coinvolgerli nella co-costruzione di risposte ampie e lungimiranti in materia di salute. 

Le numerose leggi regionali che vanno nella direzione di garantire un dialogo aperto e di qualità con i cittadini, hanno individuato come scala territoriale ideale per favorire la partecipazione la dimensione della zona-distretto: aree intermedie a metà strada tra le più piccole aree amministrate dai comuni e le più vaste aree amministrate dalle ASL. In questa particolare dimensione territoriale, i Comuni agiscono di concerto con le ASL nel tentativo di rispondere con prontezza alle particolari esigenze di natura socio-sanitaria del proprio territorio, sviluppando misure efficaci in temi cruciali per la salute individuale e collettiva.

Un lavoro di lettura del territorio, questo, che è estremamente complesso, specialmente se si considera che nelle politiche di salute rientrano a pieno titolo anche misure legate a temi come il lavoro, il reddito, l’istruzione, l’ambiente, la qualità dell’abitazione, l’accesso ai servizi pubblici, la promozione di corretti stili di vita. La ricchezza e la varietà delle politiche di salute rendono evidente come la sola analisi degli indicatori quantitativi messi a disposizione da ciascun territorio rischi di non bastare. Oltre agli indicatori quantitativi c’è infatti un’altra competenza chiave che gli addetti ai lavori delle zone-distretto reputano fondamentale per chi costruisce le politiche sanitarie: la capacità di essere in contatto con il proprio territorio, di conoscere chi lo abita e sentire la sua voce. Ed è qui che entra in gioco il ruolo cruciale della partecipazione, e della effettiva possibilità per i cittadini di compartecipare alla lettura dei bisogni e alla costruzione delle politiche di salute

Tre anni fa, la legge L.R. 75/2017 sulla partecipazione in sanità è andata proprio in questa direzione, prevedendo la nascita di una serie di organismi (detti “istituti di partecipazione”) che consentissero alle amministrazioni zonali di entrare in dialogo con enti del Terzo settore, associazioni e cittadini. Tra questi istituti un ruolo di spicco viene riconosciuto ai Comitati di Partecipazione Zonale: organismi pensati per consentire la partecipazione dei cittadini e del tessuto associativo alle politiche della salute, il cui operato è un pilastro fondamentale per conferire alle pratiche partecipative del welfare toscano il carattere di un processo strutturale, continuo, ricorrente e trasversale.

A due anni dal loro insediamento sui territori, i Comitati di Partecipazione hanno già dimostrato di essere una risorsa fondamentale per le politiche di salute territoriali, e possono già vantare attività di rilievo che hanno garantito l’erogazione di servizi socio-sanitari di qualità. Un meccanismo cruciale per il nostro sistema di welfare territoriale, su cui Regione Toscana ha deciso di investire ulteriormente con le attività di potenziamento di Cantieri della Salute, a tutto beneficio dei cittadini e dell’intero sistema dei servizi.

Negli ultimi mesi, l’emergenza determinata dalla pandemia da Covid-19 ha reso ancora più chiaro a tutti quanto sia importante promuovere un dialogo strutturale tra le istituzioni e il tessuto civico e associativo a livello locale. Basti pensare alla distribuzione di beni di prima necessità a domicilio per le persone più anziane e vulnerabili, alle iniziative di spesa sospesa per le persone in condizione di marginalità economica, o ai numerosi servizi di sostegno psicologico attivati in remoto. La gestione di questa emergenza infatti ha confermato il ruolo determinante del volontariato organizzato e delle reti di solidarietà nell’offrire risposte rapide e concrete ai bisogni emersi durante il lockdown, e in molti casi la loro collaborazione con la Pubblica Amministrazione è stata cruciale nell’implementazione di un’ampia gamma di azioni a supporto di tutti i cittadini e in particolare di quelli più fragili.

Cantieri della Salute nasce proprio con questo intento, attraverso momenti di capacitazione sviluppati su misura per i Comitati di Partecipazione coinvolti. Queste stesse competenze potranno subito essere messe in pratica a partire dalla progettazione partecipata di un servizio reputato utile al proprio territorio, nell'ambito di alcuni incontri di progettazione partecipata che coinvolgeranno in primis i membri dei Comitati e che saranno poi allargati ad altre realtà associative del territorio, e alla presenza di facilitatori professionisti. 

L'idea di fondo è quindi quella di "imparare facendo", e di favorire la partecipazione in sanità proprio a partire da un'esperienza di partecipazione, che possa avere risultati concreti come un servizio progettato in modo condiviso. In questo modo, Cantieri mira a un potenziamento del sistema di partecipazione in sanità che non sia calato dall’alto, ma che sia anzi partecipativo a partire dalle premesse - e che possa svilupparsi su misura dei territori proprio a partire dalle ricchezza delle esperienze di ciascun Comitato, e dalle potenzialità ed esigenze che questi hanno individuato nei loro anni di lavoro.
 

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