Intestazione e Note

LUCCAPARTECIPA - Per Ponte a Moriano e San Concordio

fase 4 di 4: La voce dei quartieri

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I cittadini si confrontano sugli interventi in agenda per San Concordio

“Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure”.

Lo scriveva Calvino e sembrava ascoltare la comunità lucchese di San Concordio, i desideri e le paure dei cittadini residenti nello storico quartiere di Lucca.

Su luccapartecipa.it, via mail (all’indirizzo sanconcordio@luccapartecipa.it), su WhatsApp e Telegram (al numero +39 3513140252) continuano a farsi sentire le voci dei cittadini sugli interventi previsti per gli spazi dell’ex complesso ex Officine Italgas, con contributi molto argomentati e che travalicano lo specifico delle iniziative in programma.

Molte voci dei residenti a San Concordio segnalano la morsa del traffico (anche pesante) e l’inquinamento che ne consegue. I desideri dei cittadini del quartiere hanno il colore della speranza: il verde da incrementare, tutelare e conservare, interrompendo il consumo di suolo e la cementificazione.

Qual è la vostra opinione sugli interventi previsti? Volete aggiungere qualcosa a quanto ci è stato scritto nei giorni scorsi o si è detto nell’incontro pubblico con l’Amministrazione di fine settembre? 
Fra il molto altro, durante l’incontro si era detto dell’urgenza di maggiore partecipazione ed ascolto del quartiere, ma anche di questioni concrete connesse agli interventi in discussione: la centralità identitaria per San Concordio dell’intera area ex Italagas richiede prioritariamente interventi conservativi e di restauro, e molta oculatezza nella destinazione funzionale del Chiesone, che è simbolo del quartiere.

Altri temi che emergono dal processo partecipativo argomentano anche alcune delle preoccupazioni espresse dai cittadini sulle destinazioni degli spazi dell’ex complesso Officine Italgas: ad esempio, qualcuno esprime il timore che ospitare un asilo in un’area tanto trafficata, congestionata da inquinamento acustico ed atmosferico, potrebbe non essere un’idea felice e si potrebbe ipotizzare di spostarlo in zona più interna dell’area ex Gesam. Inoltre, altri cittadini esprimono preoccupazione per l’assenza di un ufficio comunale decentrato, che sarebbe molto utile negli spazi oggetto degli interventi, e per la riqualificazione di altri grandicontenitori, in stato di abbandono. E poi: gli interventi di riqualificazione urbana garantiranno davvero spazi aggregativi, per bambini e ragazzi, ma anche per gli anziani del quartiere?

Sono tante le curiosità: prima fra tutte, come sarà armonizzata, anche in termini di funzioni, la “Piazza coperta” con gli interventi previsti per gli spazi dell’ex gasometro e del complesso ex Officine Italgas?

Su tutto, a San Concordio assai di più che in altre aree di Lucca, si distingue un’istanza: l’ascolto attivo dei residenti; un maggiore coinvolgimento della comunità nelle scelte urbanistiche e di organizzazione dei servizi.

E allora, cominciamo subito: che cosa ne pensate di alcune proposte che ci sono intanto pervenute?

E qual è la vostra opinione sugli interventi previsti? Volete aggiungere qualcosa a quanto ci è stato scritto nei giorni scorsi o si è detto nell’incontro pubblico con l’Amministrazione Comunale di Lucca a fine settembre?