I Comuni di CapannoriLuccaAltopascioPorcari e Villa Basilica intendono affrontare insieme in maniera condivisa con tutta la comunità locale il tema del cibo, in un percorso di progettazione partecipata che culminerà nella redazione del Piano Intercomunale del Cibo, un insieme di azioni per migliorare la produzione, la distribuzione e il consumo di alimenti che garantiscano il diritto all’alimentazione per tutta la popolazione.

LA PARTECIPAZIONE

Il cibo è un tema centrale delle nostre società: il modo di produrre e consumare cibo ha connessioni profonde con il nostro benessere e quello dell’ambiente, con l’uso di risorse come il suolo e l’acqua e anche con i diritti fondamentali dell’uomo. 

Per questo motivo, nella definizione del piano e dei suoi interventi, è essenziale avvalersi dell’esperienza diretta di coloro che quotidianamente si occupano delle questioni legate al tema del cibo e dell'alimentazione.

Il processo di partecipazione è pensato per coinvolgere in questo percorso tutti i soggetti "portatori di interesse" e in grado di dare un contributo alla definizione delle Politiche sul cibo, per arrivare all'approvazione del Piano, contenente principi cardine e valori imprescindibili , che guideranno l'azione amministrativa, dalle politiche agricole alla pianificazione territoriale, dalle politiche sociali a quelle educative.

Il processo di partecipazione è strutturato in diversi momenti di confronto, che ruoteranno attorno a tre principali ambiti:

  • Il potenziamento e la valorizzazione delle filiere locali;
  • Il problema dello spreco e dell’accesso al cibo per le fasce deboli della popolazione;
  • I comportamenti alimentari e stili di vita.

Per info e iscrizioni: 

pianadelcibo@gmail.com

www.pianadelcibo.it

Facebook: Piana del Cibo



IL PIANO INTERCOMUNALE DEL CIBO

In concreto, a cosa serve un Piano Locale del Cibo?

  • A promuovere le produzioni locali e incentivarne la commercializzazione;
  • A definire azioni mirate per sostenere politiche di equità alimentare, come ad esempio la lotta allo spreco e progetti di solidarietà per i più indigenti;
  • Ad incentivare la sostenibilità ambientale, ad esempio incentivando la filiera corta e la produzione a basso consumo energetico e idrico;
  • A sostenere e implementare i progetti educativi delle scuole (orti didattici, progetti di consapevolezza alimentare per bambini e ragazzi);
  • A definire strumenti informativi e collaborativi aperti a portatori di interesse e cittadini che promuovano una cultura del cibo;
  • mettere in rete le buone pratiche e i tanti progetti realizzati nei 5 Comuni coinvolti dal progetto.

 

LE FASI DEL PERCORSO

Nel dettaglio, il progetto Circularifood è articolato in 5 fasi, da maggio a dicembre 2018, pensate per attivare e coinvolgere categorie diverse di attori nella co-progettazione del Piano locale del cibo:

MAPPPATURA - attività di ascolto e mappatura degli stakeholders per identificare e raggiungere gli attori potenzialmente interessati a partecipare al percorso, sia in base alle esperienze di cui sono portatori (buone prassi e progetti già avviati), sia sotto il profilo degli interessi rappresentati (associazioni di categoria, consumatori, produttori,ecc). 

ISPIRAZIONE - una giornata di confronto, per stimolare la riflessione della composita platea di attori coinvolti, in modo di portarli a conoscenza delle principali questioni legate al tema della pianificazione, produzione e consumo consapevole del cibo, e di fare emergere questioni e temi che possano arricchire il quadro di riferimento.

DEFINIZIONE DEI PRINCIPI - focus group con gli attori coinvolti per organizzare e sistematizzare le informazioni assieme e arrivare alla definizione dei principi cui i diversi attori della lunga filiera alimentare (istituzioni, produttori, distributori, consumatori) si dovranno attenere e ispirare per promuovere un nuovo sistema alimentare a livello territoriale. 

CO-PROGETTAZIONE DEL PIANO - laboratori di visione e laboratori di co-progettazione per arrivare a disegnare insieme il Piano del cibo, sotto il profilo delle azioni, dei progetti pilota da avviare, degli strumenti attuativi e della governance.

RESTITUZIONE - un momento di restituzione pubblica dei risultati per presentare l’architettura del Piano, le tappe che porteranno alla sua approvazione e alla costituzione degli organismi di governance, oltre ad illustrare i progetti pilota in attesa di avvio.

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