Misura #3 Modulistica Unificata e Semplificata di Scia per avvio Attività Produttive

Misura #3 Modulistica Unificata e Semplificata di Scia per avvio Attività Produttive

PROBLEMA: i moduli di SCIA da presentare al SUAP per l’avvio di attività produttiva differiscono in maniera sensibile sia a livello territoriale che a seconda del tipo di attività cui l’impresa dà inizio. La mancanza di uniformità della modulistica rende più onerose le procedure e genera una situazione di incertezza sugli adempimenti effettivamente richiesti.

 

SOLUZIONE: per conseguire uniformità territoriale di comportamento sul territorio regionale e ridurre gli oneri burocratici che gravano sulle imprese, la Regione definisce modalità operative per l’uso su tutta la Toscana di servizi di accettazione telematica di SCIA di avvio attività fondati su modulistica uniforme.

Nell’ambito del Tavolo tecnico regionale dei SUAP sono stati messi a punto moduli unificati e semplificati di SCIA per avvio attività, già fruibili in via telematica a titolo sperimentale in un numero limitato di sportelli unici.

Per rendere realmente efficace questa misura, a quali aspetti occorre fare attenzione in particolare?

A quali condizioni questa misura semplificherà effettivamente le attività delle imprese che investono in Toscana?

 

La consultazione online si è chiusa il 9 novembre 2014. Non è più possibile commentare la misura.

Dovrebbero essere definite anche le modalità di trasmissione degli atti allo scopo di evitare l'utilizzo da parte dei Comuni di procedure complicatissime con nomi file lunghissimi tipo SUAP Firenze.
Abbiamo girato la sua osservazione alla segreteria del Tavolo tecnico regionale dei Suap. Questa la risposta: la sua osservazione è molto pertinente e non isolata. Proprio per questa ragione come Tavolo tecnico di coordinamento dei Suap della Regione Toscana stiamo da tempo lavorando per stabilire procedure più semplici e omogenee trai diversi comuni toscani. Il lavoro richiede un forte coinvolgimento dei Comuni e non è sempre lineare, ma la direzione è senz'altro quella da lei segnalata. Riteniamo a tal proposito che la Modulistica unificata in materia edilizia, una volta adottata, possa snellire e semplificare significativamente non solo la compilazione degli atti ma anche le procedure in carico alle imprese.
Dovrebbe essere anche definito un vero Regolamento Edilizio Unificato, non come quello recentemente approvato che in realtà detta solo alcune definizioni. Non è possibile che a Firenze i rapporti illuminanti si calcolino in un modo e a Campi Bisenzio in un altro...Non è da paese civile...
Dopo una ricognizione con gli uffici, a questo proposito è emerso che la Regione Toscana ha recentemente fatto proprio il lavoro realizzato da ANCI per l'unificazione dei parametri tecnici in riferimento alle norme edilizie. L'approvazione definitiva di tali parametri comporterà una ulteriore semplificazione per gli operatori economici che esercitano la propria attività in più comuni e non si darà più il problema da lei segnalato.
Dovrebbero essere definite anche le modalità di trasmissione degli atti allo scopo di evitare l'utilizzo da parte dei Comuni di procedure complicatissime con nomi file lunghissimi tipo SUAP Firenze.
Grazie per le sue osservazioni che giriamo subito al Tavolo Tecnico regionale dei SUAP.
Purché siano semplici

Mi fanno terrore i moduli SUAP di 14 pagine che ho visto alcune volte pieni di cose inutili.
Mi raccomando, che sia Semplificazione!!!!

Alessio Chiaramonti
Dalla segreteria del tavolo tecnico regionale dei SUAP: La modulistica unificata è il frutto del lavoro congiunto del tavolo tecnico regionale e del tavolo nazionale. La Regione ha dunque concorso alla redazione della modulistica e si sta facendo carico del suo adattamento alla normativa regionale ma non ha esclusiva competenza per la sua definizione. vale comunque la pena ricordare che con l'invio telematico non si parlerà più di pagine di documenti ma di sezioni attivabili sul caso specifico. Ciò comporterà sicuramente una riduzione della consistenza della modulistica rispetto a quella cartacea.
L'importante è che poi ogni ufficio anzi ogni funzionario addetto non faccia come vuole lui perchè il problema in Italia in generale è che le norme ci sono e talvolta sono anche chiare ma poi ognuno le interpreta come meglio crede.
Questa criticità è stata segnalata da tutte le associazioni di categoria coinvolte nel percorso e da molte imprese. Per questa ragione è stata proposta la misura 5 "archivio unico delle interpretazioni", cosa ne pensi?
Altra questione è la discrezionalità nell'applicazione di normative igienico-sanitarie, sia perchè basate su regolamenti ultradecennali desueti, sia perchè le AA.SS.LL. spesso non ritengono di dover dare risposte se non a seguito di richieste di parere preventivo in forma ufficiale che rappresentano un costo per l'imprenditore e più che altro decine di giorni di tempo per ottenere la risposta. Alcuni imprenditori preferiscono rinunciare ad aprire un'attività in locali in affitto, soprattutto in immobili di vecchia costruzione, perchè ovviamente non possono restare in "parola" con il proprietario per così tanto tempo...Occorre codificare le procedure ad esempio: la canna fumaria in un bar che riscalda cibi precotti è obbligatoria? A volte si, a volte no...Siamo sicuri di essere in un paese civile???
E' sicuramente una misura utile