Intestazione e Note


Raccontateci il giardino della vostra infanzia

Raccontateci il giardino della vostra infanzia

Un contributo di chi ha vissuto il giardino negli anni...

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Approfondimenti

Un contributo di chi ha vissuto il giardino negli anni...

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Ho conosciuto il giardino solo da poco tempo ma mi piacerebbe sapere qualche storia dagli anziani.
La mia esperienza è molto particolare, perché ho conosciuto il giardino come educatore mentre lavoravo alla Ludoteca, quindi sarebbe più utile cercare di ricostruire la memoria attraverso i ricordi dei nonni.
Sarebbe interessante arrivare a una ricostruzione storica dell'utilizzo degli spazi, tra Limonaia (che credo fosse in origine la serra di Emilio Santarelli, ed era diroccata negli anni Cinquanta), campo di calcio, le due parti del giardino, il palazzo Santarelli con i suoi due piani e la palestra, che ricordiamo è anch'essa intitolata a Umberto Nidiaci.
Credo che un lavoro storico sull'Area dovrebbe avere almeno tre aspetti:

- uno studio anagrafico-giuridico, come è stato in gran parte già fatto

- uno studio, come dicevo, della disposizione degli spazi, che - se non scopriamo fonti particolari - può essere documentata solo oralmente

- uno studio soprattutto orale del "vissuto" in quegli spazi
Col mio bimbo nato nel 2003 ho avuto la fortuna di vivere la ludoteca e il giardino com'era prima, e volevo trasmettere l'immagine che mi viene in mente quando penso al giardino: spesso i bambini lasciavano l'acqua della fontanella scorrere parecchio, e si andava a formare un vero reticolo di fiumiciattoli sotto a un grandissimo albero (abete?), in cui i bambini stavano ore a scavare nuovi canali, o a far galleggiare barchette. I genitori più o meno contenti dello stato dei pantaloni (e dell'acqua che andava sprecata), ma era troppo bello vedere il "rapimento" di tanti bimbi, che esploravano nuovi modi di giocare in maniera del tutto spontanea, in piena città. Questa trovo che sia una ricchezza enorme che non c'è più, e che vorrei invece vedere ancora!
Tra l'altro era una situazione in cui si vedevano spesso giocare insieme bambini anche di età molto diverse...
Nel focus group dell’11 gennaio 2015 sono emersi diversi racconti del giardino che mi piacerebbe riportare qui e condividere.
Molte persone ricordano il giardino come spazio verde dove c’erano alberi grandi che lo rendevano bello e piacevole, c’erano alberi da frutto che i bimbi potevano mangiare, un grande prato dove giocare e l’orticello per imparare a riconoscere e a coltivare le piante. Alcuni hanno ricordato che è stato per un periodo anche un vivaio di camelie!
Un altro elemento emerso è che il giardino era frequentato da persone anche molto diverse tra loro,
ma che in quel luogo veniva facilitato un buon livello di integrazione, di scambio, di conoscenza e comunicazione.
In particolare è emerso che il giardino ha rappresentato per il quartiere il luogo dove erano possibili “connessioni”: intergenerazionali, interculturali e con la natura. Questa funzione, che ora è venuta a mancare, è sicuramente qualcosa di prezioso che andrebbe recuperato.
ho frequentato il giardino e l'annessa ludoteca per circa 5 anni tra il 2000 ed il 2004 più o meno. L'ingresso era da via della Chiesa. Il Nidiaci è stato letteralmente fondamentale per noi, ci ha aiutato moltissimo a gestire i primi anni di vita dei nostri figli, è stato un punto di riferimento fondamentale sia per noi genitori che per i bambini. Un luogo accogliente, gli operatori che lo gestivano proponevano sempre attività interessanti ai bambini (che bello quando fu aperta la "stanza morbida" con i materassini!) nei quali abbiamo festeggiato tanti compleanni, festeggiato carnevale, incontrato i bambini e le famiglie che già conoscevamo e fatto nuove amicizie. I bambini adoravano andarci e per noi era un luogo d'incontro con altri genitori. Un spazio vivo del quartiere, che ha reso più semplice e migliore la nostra esperienza di giovani genitori.
Per me il giardino Bartlett-Nidiaci vuol dire ricordi, infanzia, amicizia. Le elementari le ho passate alla scuola Torrigiani, quindi dopo scuola il giardino era un punto i ritrovo con amici e genitori, per passare ore in compagnia, giocare, rotolarsi sul prato. Lì ho conociuto tanta gente che poi purtroppo nel corso degli anni ho perso, ma quando ci ripenso i ricordi riaffiorano positivi come se fosse ieri. Mi piacerebbe in un futuro tornarci come mamma, per rivivere, anche se in modo diverso, momenti dei bei tempi andati.