Sperimentazione 3 centraline

 

Sabato 18 agosto è stata installata un’unità di monitoraggio delle polveri sottili PM10 (denominata ASCO1) presso un’abitazione privata situata nel territorio di Chiusi (SI). Successivamente, sono state installate altre due centraline denominate ASCO2 e ASCO3

 

Questa nuova fase di sperimentazione diretta rappresenta il punto principale dell’intenso iter di apprendimento (sia teorico che pratico) svolto nelle fasi iniziali e centrali del progetto Air Selfcontrol. Nei mesi scorsi, come ampiamente riportato, i membri dell’associazione InnovazioneLocale hanno profuso un intenso impegno a più livelli per sviluppare e implementare nel modo opportuno le due tipologie di centraline oggetto del progetto.
Dopo aver effettuato l'installazione dell'unità di monitoraggio è necessario verificare anche il settaggio wi-fi della centralina mediante il quale è possibile farla dialogare in tempo reale con computer e smatphone.
Terminata la prima fase di calibrazione, nei giorni seguenti, sono iniziati ad affluire i dati sulla scheda sd di memoria; quindi è stato possibile elaborare i dati relativi al livello di PM10 nella zona di sperimentazione.
Di particolare interesse per monitorare i picchi di inquinanti atmosferici dovuti, in maggior parte, al traffico veicolare. Uno degli obiettivi principali del progetto è infatti quello di giungere alla creazione di una rete (con postazioni integrate anche con più tipologie di unità) di monitoraggio diffusa per avere una cognizione più ampia della situazione.
Le polveri sottili, denominate PM10 (diametro inferiore a 10 μm), sono delle particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo. Queste minuscole particelle possono essere di natura organica o inorganica e presentarsi allo stato solido o liquido.
Le PM10 possono essere inalate e penetrare nel tratto superiore dell'apparato respiratorio, dal naso alla laringe.
Le principali fonti di polveri sottili sono: fonti naturali; incendi boschivi; attività vulcanica; polveri, terra e sale marino alzati dal vento (aerosol marino); pollini e spore; erosione di rocce; fonti antropogeniche; traffico veicolare (sia dei mezzi diesel che benzina); uso di combustibili solidi per il riscaldamento domestico (carbone, legna e gasolio); residui dell'usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture; attività industriale.
I limiti previsti dalla normativa sugli indicatori della qualità dell'aria (D.Lgs.155/2010) riguardanti PM10 (Particolato inferiore a 10 micron μg/m 3) sono:
1. Valore limite sulle 24 ore per la protezione della salute umana: Media giornaliera 50 μg/m3; prevedendo un massimo di 35 superamenti in un anno
2.Valore limite annuale per la protezione della salute umana: anno civile 40 μg/m3
>I dati provenienti dalle rilevazioni effettuate dalle centraline possono essere raccolti nella forma di flusso. Infatti, l'unità di monitoraggio ad intervalli periodici rileva il valore di PM10

Al temine di ogni giornata dal flusso dei dati è possibile elaborare la media giornaliera del valore di PM10 rilevato

 

 

Ogni mese è possibile elaborare una tabella descrittiva della quantità di PM10 rilevata dalle singole unità di monitoraggio ed elaborare anche dei grafici di raffronto.

Ogni singola cella della tabella riporta una colorazione differente in basse alla concentrazione di PM10 rilevata così da permettere una più facile (e immediata) interpretazione dei dati.

 

 

 

 

È possibile realizzare grafici di raffronto riguardanti i vari mesi


Verranno realizzate planimetrie e mappe per geolocalizzare le centraline.

 

 

Tabelle, dati, grafici vengono tutti pubblicati sulla stanza del progetto Air Sel Control sulla piattaforma OpenToscana:
open.toscana.it/we/airselfcontrol

Inoltre, per garantire una maggior diffusione dei dati e permettere a tutti gli interessati di interagire con lo staff del progetto i dati rilevati di PM10 vengono pubblicati anche su tutto il network di Air Selfcontrol (Facebook, Instagram, Twitter).


Seguiranno altre pubblicazioni con maggiori dati tecnici ed esplicativi.