Il Quartiere “Fuori del Ponte” del Comune di Pontedera (Pisa) sorge nell’800 quando la città di Pontedera cominciava a cercare spazi di espansione nelle sue periferie al di là del Ponte sull’Era e sino alla via Sarzanese Valdera. I residenti nel tempo, hanno proprio una percezione fisica e culturale di essere “quelli” dell’altra parte del ponte con tutta la valenza simbolica e di significato che a questo si può connettere. L'area del quartiere interessata dal percorso partecipativo (circa 8 mila residenti) è una zona  caratterizzata da un'alta concentrazione di plessi abitativi di edilizia sociale: quelli più antichi edificati nel 1926 e quelli di recente costruzione con 49 alloggi, 22 di edilizia popolare e 27 a canone calmierato,  assegnati a Marzo 2015. Ai residenti si sono così aggiunte nuove famiglie di assegnatari, i cui due quinti sono rappresentati da famiglie immigrate. Il quartiere  Fuori del Ponte ospita diversi spazi funzionali a tutta la popolazione del territorio comunale e sovra-comunale: due stadi della città, il palazzetto dello sport, il Teatro Comunale Era, l’area del mercato settimanale e della fiera comunale che si tiene in occasione del patrono. Fuori dal Ponte ha un'area verde che è la più grande della città, il Parco dei Salici e due grandi centri commerciali “Il ponte” e “La galleria”. Molto attiva è la Consulta del Quartiere Oltrera, Fuori del Ponte, della quale fanno parte rappresentanti di 23 realtà del territorio fra quelle politiche partitiche e di volontariato sociale che saranno coinvolte nel progetto.



 

 

L'alta presenza di alloggi di edilizia residenziale sociale e convenzionata (alloggi in proprietà costruiti da cooperative)  ha determinato nel tempo la concentrazione nel quartiere e in particolare nell’area nella quale si svolgerà il percorso partecipativo, di residenti italiani e di origine straniera con fragilità economica e sociale. Da un punto di vista territoriale, anche se le amministrazioni che si sono succedute al governo della città hanno puntato a realizzare e mantenere standard urbanistici elevati, ulteriori interventi sono ritenuti necessari per creare nuovi spazi pubblici comuni e migliorare complessivamente la qualità dell’abitare e i legami di comunità.

Il percorso propone una prima fase di incontri dedicati alla rivitalizzazione di luoghi pubblici e spazi comuni, con il coinvolgimento dei cittadini in azioni di contrasto alla disgregazione sociale per garantire la coesione sociale e l'integrazione fra persone che fanno parte di culture diverse con un'attenzione specifica ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni. Al centro delle attività del percorso vi saranno alcune aree verdi e locali pubblici inutilizzati o sottoutilizzati, individuati per accogliere progetti e azioni di riqualificazione partecipata. Le proposte saranno raccolte attraverso incontri facilitati gestiti dall'Associazione Comunità Interattive – Officina per la Partecipazione che coordina il progetto. Accanto alle attività dedicate al racconto dei luoghi del quartiere così come sono percepiti da chi li vive, alle idee per rivitalizzare gli spazi ed ai laboratori di progettazione che metteranno a fuoco le proposte, si snodano le iniziative tese a far emergere le competenze dei residenti. Questa fase prevede l'implementazione del percorso, già avviato dal Portierato Sociale di Casa Valdera, sulla gestione quotidiana delle relazioni di vicinato nei plessi di edilizia sociale. In tale contesto si inserisce il Corso (gratuito) per acquisire competenze per Animatore di Comunità proposto dal percorso partecipativo il cui obiettivo è quello di formare residenti volontari che possano diventare un ponte tra i condomini dei plessi di edilizia pubblica e sociale e l'amministrazione, per la gestione delle segnalazioni ed i bisogni pratici dell'abitare (riparazioni, piccole manutenzioni, gestione degli spazi condominiali, etc) ma anche per proseguire e coltivare le attività di ascolto, mediazione e reciprocità tra i residenti e le associazioni attive nel quartiere.

Il percorso promosso dal Comune di Pontedera è condiviso con APES (Azienda Pisana Edilizia Sociale), CasaValdera - Agenzia per l’Abitare Sociale e appoggiato dalla Consulta di Quartiere “Fuori del Ponte”.

 

 

 

 

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