Intestazione e Note

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Il concetto di accessibilità va inteso in senso molto ampio, comprendendo:

  • l’accessibilità fisica: la raggiungibilità con vari mezzi di trasporto, anche di mobilità lenta, la percorribilità in sicurezza, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la progettazione inclusiva a scala urbana e negli edifici pubblici, l’universal design; 
  • l’accessibilità come inclusione: l’accoglienza di tutte le generazioni e di tutti gli individui, il concetto di vulnerabilità, i diritti di cittadinanza.

Progettare l’accessibilità in questo senso significa concretizzare l’idea che la città è di tutti.

Lo spazio pubblico non è solo il vuoto tra gli edifici o lo spazio di movimento, deve essere anch’esso caratterizzato dalla capacità di attrarre persone, attività, relazioni. La qualità di queste attività e relazioni determina la qualità della vita nella città.

Lo spazio pubblico rappresenta, quindi, l’essenza dell'urbanità, sia nella prospettiva dell’evoluzione storica (le forme e le pratiche d’uso che sono state affermate dalle generazioni di popolazioni che si sono succedute), che in un’ottica sociale (le relazioni sociali, economiche e produttive, della mobilità fisica o della comunicazione).

Uno “spazio vitale” è anche spazio dell'identità, in cui l'identità è il risultato di un processo, a volte di una lotta culturale per conquistare tale spazio.

Lo spazio pubblico è il luogo dell’incontro con l’altro.