OBIETTIVI
La finalità principale è quella di chiamare i cittadini dei quartieri di Lucca Borgo Giannotti, Ponte a Moriano, San Concordio e Sant’Anna ad analizzare i bisogni della propria realtà in termini di vivibilità, sicurezza e di fruibilità dei servizi, cooperando con i commercianti del luogo e le istituzioni nel ricercare delle soluzioni per invertire la tendenza al declino economico che ha investito soprattutto queste zone periferiche, producendo un impoverimento del tessuto commerciale con tutte le conseguenze connesse (trasformazione in quartieri dormitorio, diminuzione del presidio sociale e della percezione della sicurezza, ecc.)
Il progetto nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di Lucca di proseguire nella messa in campo di misure non soltanto per frenare il processo di depauperamento del tessuto commerciale di prossimità, ma anche per estendere il trend positivo che sta caratterizzando le attività del centro città alle periferie. La partecipazione dei cittadini rappresenta un valore aggiunto a un percorso che altrimenti rischia di essere confinato solamente alla sfera istituzionale e alla tradizionale concertazione con le associazioni di categoria del settore.
Questo processo partecipativo poi, dovrebbe costituire la sperimentazione di una modalità di operare che nelle intenzioni della Giunta dovrà proseguire nel prossimo quadriennio: aprire una fase di ascolto partecipato in un determinato periodo dell’anno per confrontarsi con cittadini e stakeholder su queste tematiche. Un appuntamento fisso, che potrebbe essere organizzato nell’autunno di ogni anno, per concertare in maniera partecipata le misure e le policies di breve e medio periodo per evitare che i quartieri si trasformino in dormitori e attraverso la cooperazione tra pubblico e privato si raggiungano soddisfacenti livelli di socialità e di presenza di servizi per la collettività.
Il commercio di vicinato rappresenta in tutte le realtà del nostro paese non soltanto un settore economico e occupazionale tra i più significativi del tessuto produttivo, ma anche un importante e insostituibile presidio sociale e un indice di vivibilità delle città, specialmente delle periferie.
Con l’avvento nei decenni scorsi della grande distribuzione e con il sempre più invasivo diffondersi del fenomeno dell’E-commerce, il commercio di prossimità si trova di fronte ad una situazione di crisi di vaste dimensioni, aggravata ulteriormente dal calo della propensione al consumo indotto dalla recessione dalla quale il paese sta faticosamente uscendo.
Recenti studi di settore hanno evidenziato come negli ultimi 8 anni l’Italia abbia perso quasi 158.000 imprese attive tra botteghe artigiane e piccoli negozi di vicinato, di cui 12.000 nel piccolo commercio. I posti di lavoro in meno stimati, ammontano a circa 400.000 addetti. Nel decennio scorso, ad esempio, il valore delle vendite al dettaglio della piccola distribuzione (artigianato di servizio e piccoli negozi di vicinato) è crollato del 13,1 per cento; nella grande distribuzione, invece, è aumentato del 6,2 per cento). Da una parte, dunque, posti di lavoro in meno; dall’altra questo scenario contribuisce ad accelerare quel pericoloso processo di trasformazione di intere aree delle città in “quartieri dormitorio”, in cui le funzioni sociali e gli scambi interpersonali tendono a diminuire in maniera preoccupante fino a scomparire.
A risentirne di più sono chiaramente le fasce di popolazione più deboli, come gli anziani e i disabili, costretti, in alcuni contesti, a spostarsi anche per chilometri alla ricerca del centro commerciale più vicino.
Ma non c’è soltanto questo aspetto: la presenza del negozio di prossimità oltre che garantire un servizio, rappresenta un presidio di sicurezza sul territorio.
La realtà lucchese in questo contesto vive un cleavage, una frattura netta tra il centro città, che mostra una discreta vitalità commerciale (seppur con luci ed ombre se si guardano le tipologie merceologiche) e le periferie che si inseriscono a pieno titolo in quel trend generale che è stato descritto poc’anzi: crisi del commercio di vicinato, chiusura endemica di piccoli negozi e botteghe a favore della grande e media distribuzione o a favore dello spostamento di attività all’interno delle mura (cioè nel centro città).
L’Amministrazione comunale di Lucca ha messo in cantiere diverse misure non soltanto per frenare il processo di depauperamento del tessuto commerciale di prossimità, ma anche per estendere il trend positivo che sta caratterizzando le attività del Centro alle periferie. Alcuni provvedimenti amministrativi sono stati già adottati, tuttavia per fare il salto di qualità riteniamo sia necessario impostare un serio e rigoroso momento di confronto partecipativo per capire meglio quelli che sono i bisogni, da una parte dei residenti, dall’altra dei commercianti; ma anche per progettare e organizzare assieme – cittadini, commercianti e pubblica amministrazione – eventuali opportunità che dovessero scaturire a seguito di un’attenta fase di ascolto.
Per questo è stato ritenuto utile organizzare un processo partecipativo in questo ambito, chiamando a raccolta un buon numero di rappresentanti di tutte le categorie sociali interessate, prestando una particolare attenzione al coinvolgimento di quelle più deboli
FASE 1
Preparazione e coordinamento
- Incontri preliminari finalizzati all’organizzazione logistica e metodologica di tutto il percorso.
- Definizione della “cabina di regia” tecnico-politica (Amministrazione comunale, consulenti e referenti delle Associazioni di categoria).
- Predisposizione del calendario e concertazione delle modalità di attuazione del Processo Partecipativo
- Predisposizione del materiale informativo
FASE 2
Attività di ascolto sul territorio:
Workshop che hanno coinvolto le associazioni di categoria e una selezione di esercenti delle varie realtà della città di Lucca .
Attraverso:
- l'organizzazione di focus group per far emergere prime proposte e priorità di intervento realistiche e realizzabili in tempi brevi.
FASE 3
Consultazione pubblica attraverso incontri nei quartieri con cittadini e commercianti
Nei mesi di ottobre e novembre 2019 verranno organizzati incontri nei quartieri della città di Lucca per raccogliere le proposte, le osservazioni e i suggerimenti della cittadinanza in merito ai bisogni e alle necessità per il rilancio del commercio al dettaglio soprattutto nelle zone periferiche e per evitare l'impoverimento delle strutture e dei momenti aggregativi della città.
STRUMENTI
“Cabina di regia”– composta dai rappresententi del Comune di Lucca, dai referenti delle categorie e dai consulenti finalizzato ad accompagnare le diverse fasi del processo e a garantire da un canto la necessaria continuità con le politiche già intraprese e dall’altro il collegamento tra le misure e i bisogni delle imprese e degli altri portatori di interesse.
Focus group – incontri con la cittadinanza moderati da facilitatori esperti per far emergere proposte e priorità di intervento.
Consultazione online – tramite la piattaforma regionale Partecipa Toscana le misure e le decisioni che verranno assunte saranno valutate, rafforzate e integrate dal contributo di tutti coloro che desiderano contribuire al loro miglioramento.