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LUCCAPARTECIPA - Per Ponte a Moriano e San Concordio

fase 4 di 4: La voce dei quartieri

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I progetti per San Concordio e il futuro dell’ex gasometro

La rigenerazione urbana del quartiere di San Concordio inizia dall’ex gasometro e dal complesso ex Officine Italgas. Proprio al recupero conservativo degli edifici dell’area, da impiegare in nuove funzioni pubbliche ed abitative, e all'apertura di una grande area verde centrale, al servizio di una zona fittamente urbanizzata di Lucca, punteranno i progetti di riqualificazione del quartiere finanziati dal PR FESR 2021-2027. Gli interventi in cantiere sono stati presentati ieri sera alla cittadinanza, in un incontro al Centro Polifunzionale di Pontetetto, dal sindaco Mario Pardini e dagli assessori Nicola Buchignani e Giovanni Minniti.

Il sindaco di Lucca ha spiegato l’importanza degli interventi previsti. “Si tratta di dare nuove funzioni pubbliche e quindi nuova vita a un grande complesso architettonico al centro del quartiere – ha detto Mario Pardini – un investimento rilevante i cui benefici si vedranno presto perché questo luogo creerà aggregazione, socialità attorno a nuovi servizi comunali e ospiterà attività culturali e del tempo libero”.

Sugli interventi in programma per San Concordio, la comunità potrà esprimersi attraverso un percorso partecipativo realizzato dal Comune di Lucca, con la collaborazione dell’Istituto Demopolis.

Proprio in tema di attese della cittadinanza del quartiere, il direttore di Demopolis Pietro Vento ha fornito alcune brevi anticipazioni demoscopiche. Si conferma centrale il tema della mobilità urbana (citato da 6 su 10), ma oltre la metà dei residenti a San Concordio sollecita prioritariamente azioni di riqualificazione del quartiere e la realizzazione di nuove aree di aggregazione e per il tempo libero. Si tratta di attese che troveranno già una prima risposta in alcuni dei progetti in cantiere. 

Sono stati gli assessori Buchignani e Minniti ad entrare nel merito degli interventi in programma a San Concordio. 

“La proposta – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani - è quella di recupero conservativo degli edifici dell’area ex Gesam, da impiegare in nuove funzioni pubbliche ed abitative, e l'apertura di una grande area verde centrale. Sarà inoltre garantita l'accessibilità e la permeabilità su tutti i lati dei nuovi spazi che daranno luce e luogo alle attività culturali, aggregative e sociali, necessarie per una zona fittamente urbanizzata di Lucca. In particolare, per l'ex gasometro e la piazza antistante è previsto il restauro e la destinazione a spazi pubblici polifunzionali per eventi, manifestazioni e coworking. L'architettura basilicale dell'edificio – per questo definito 'chiesone' – sarà valorizzata dalla demolizione dei magazzini a ovest che consentirà il raddoppiamento dello spazio aperto su quel lato dell'edificio, da destinare ad aree verdi; inoltre – ha concluso Buchignani - saranno riportati in luce i resti della darsena dell'antico porto fluviale”. 

“Nell'area sud-est, al confine con le abitazioni private, al posto delle attuali tettoie – ha detto l’assessore al Sociale Minniti - sorgerà un nuovo edificio adibito ad asilo nido per il quartiere, ma le volumetrie saranno a “bilancio zero” grazie alle demolizioni effettuate. Infine a nord, la palazzina degli uffici Gesam verrà recuperata e riutilizzata per la realizzazione di appartamenti di edilizia residenziale da destinare a giovani coppie”. 

A conclusione dell’incontro, Sabrina Titone, responsabile di ricerca dell’Istituto Demopolis, ha spiegato come funzionerà il percorso partecipativo. Il Comune di Lucca, con la collaborazione di Demopolis, raccoglierà nelle prossime settimane opinioni, voci, suggestioni della cittadinanza in merito ai progetti programmati dall’Amministrazione, con momenti di indagine demoscopica e con l’analisi delle proposte che potranno essere inoltrate sul sito www.luccapartecipa.it e all’email sanconcordio@luccapartecipa.it

Adesso, la parola ai cittadini…