Forum plenario accoglienza e ospitalità, articolato in tre tavoli tematici

Data: 24 novembre 2014

Report  Focus tematico “Ospitalità e accoglienza”

Il secondo incontro si è svolto a Scansano, nella sala consigliare lunedì 24 novembre dalle ore 15:30 alle ore 18:30 circa.

Hanno partecipato all’incontro 12 persone, tra le quali esponenti delle proloco e circoli ANSPI delle frazioni, imprenditori del turismo (agriturismi, ristoratori), associazioni culturali, tecnici professionisti e cittadini.

L’incontro  è stato organizzato secondo un metodo che ha alternato momenti di confronto plenario a discussioni in piccoli gruppi con la presenza di facilitatori.

Il lavoro è stato introdotto dall’assessore comunale Lamberto Soldatini che ha presentato l’obiettivo dell’incontro e le modalità di svolgimento ed è proseguito all’interno di tavoli inerenti specifici argomenti. La sintesi comune e la presentazione dei risultati dei singoli tavoli a tutti i partecipanti ha concluso i lavori.

Tavoli tematici  hanno riguardato:

  1. Cosa offre il territorio: risorse da valorizzare e mettere in rete
  2. Ospitalità e nuovi abitanti: permanenti, stagionali e temporanei 
  3. Quale turismo per Scansano?

Di seguito brevemente i risultati dei singoli tavoli

 

Tav. 1 Ospitalità e nuovi abitanti

Facilitatrice: Sara Giacomozzi - MHC

L’atteggiamento degli abitanti nei confronti degli ospiti è stato uno dei temi più ricorrenti nella discussione. L’ospitalità è ritenuta infatti possibile quando ci sia una disponibilità allo scambio culturale con le persone provenienti dall’esterno, atteggiamento spesso non presente negli abitanti scansanesi, che percepiscono spesso il turismo come una minaccia. Naturalmente ciò può essere in parte giustificato quando si tratti di un turismo dalle scarse ricadute sul territorio e del quale vengono rilevati solo i contrasti (espropriazione dei luoghi, alzamento dei prezzi, traffico, confusione etc..).

La messa in rete  delle diverse iniziative e attività promozionali presenti sul territorio viene indicata come strategia da implementare e perseguire con tenacia per superare i localismi che ancora frenano un progetto di ospitalità generale che sappia valorizzare le diversità locali.

 La percezione di chi non è originario del luogo è quella di essere comunque considerato sempre ‘stranieri’ , per cui anche le attività e gli investimenti proposti per il territorio sono considerati con sospetto se non quando ostacolati. Una collaborazione  e confronto più assiduo e integrato tra tutti gli attori, magari sotto la guida del Comune o di qualche altro ente, potrebbe superare questo impasse che è considerato  innanzitutto di tipo culturale.

A questo si sommano numerose problematiche inerenti il sistema di accoglienza: l’informazione turistica così come la comunicazione degli eventi e delle attività promosse deve essere molto migliorata, come la promozione dei beni e delle risorse culturali.

La qualità dell’offerta di ospitalità spesso è di basso livello e gli operatori non sono interessati ad un miglioramento.

Le porte di accesso al territorio sono spesso deludenti: soprattutto il centro di Scansano verte in pessime condizioni e sicuramente non è un buon  biglietto da visita.

Alcune iniziative recenti sono segnalate come positive perché puntano sulla qualità e innovazione dell’offerta (enoteca, albergo diffuso  del centro storico, etc..) iniziative che possono essere di impulso a nuove attività sul territorio. L’accoglienza riguarda anche la qualità della vita degli abitanti, per la quale si evidenzia un problema riferito soprattutto alle infrastrutture viarie, spesso inagibili anche per lunghi periodi, sulle quali gli interventi dovrebbero essere più repentini. Una eccessiva cautela nella gestione dei beni comuni, (ad esempio del teatro) è considerata un freno per la valorizzazione e la promozione del territorio: anche in questo caso un confronto e una progettazione comune continua e costante tra amministrazione, abitanti e operatori economici è ritenuta una strada vincente.

 

Tav. 2: Cosa offre il territorio: risorse patrimoniali locali da valorizzare e mettere in rete, criticità e potenzialità

Facilitatore: Giovanni Ruffini - MHC

La discussione al tavolo 2, che ha visto la partecipazione di tecnici/investitori non residenti,  riportando così anche le opinioni e la percezione del territorio scansanese da parte di stakeholders esterni, si è trovata unanime nel rilevare quale una delle principali criticità la scarsa conoscenza e scarso impulso alla valorizzazione delle risorse patrimoniali, parimenti da parte dell'amministrazione comunale, degli abitanti e dei visitatori. Vi è unanimità del definire il comune di Scansano un territorio selvaggio ma armonico, tipico della maremma collinare, un paesaggio che rappresenta sempre una nuova scoperta, fantastico ma quasi tenuto nascosto, poco conosciuto e poco valorizzato. Si lamenta una mancanza di visione di coordinamento della conoscenza e della diffusione delle informazioni relative al pur ricco patrimonio territoriale, mancanza di una visione sistemica, di rete, che possa mettere in relazione ad esempio un percorso fra vigne ed olivi con una ippovia con dei resti archeologici...

Servono progetti integrati che consentano la fruizione non rigidamente stagionale del territorio, con itinerari turistici e percorsi escursionistici e fruitivi, che devono essere basati necessariamente su un piano ad ampio respiro di ripristino, manutenzione e promozione della rete di sentieri, dogane e strade vicinali. In questo senso è stata formulata la proposta di mantenere le strade vicinali e dogane di uso pubblico, ma chiuse al traffico motorizzato a meno di (piccolo) impegno da parte degli utenti al ripristino e alla manutenzione.

Si lamenta in generale nel sistema dell'accoglienza rurale una tendenza livellata verso il basso degli standard qualitativi degli agriturismi, salvo poche eccezioni focalizzate all'opposto verso il lusso estremo. Mancano parimenti delle punte di eccellenza dal punto di vista gastronomico, schiacciato a livello globale dalla preponderanza del vino, avvertito talvolta come elemento 'schiacciante' rispetto ad altri elementi patrimoniali quali il paesaggio e i centri storici. 

In riferimento al centro storico di Scansano (anche Montorgiali) vengono individuate varie criticità: il centro storico risulta poco percepibile, i parcheggi sono scomodissimi, mancano punti di belvedere, mancano strutture idonee ad ospitare eventi, fiere e convegni anche fuori stagione turistica. Lo stesso tessuto urbano è deprimente, sembra abbandonato, il degrado e le incongruenze dal punto di vista paesistico ed architettonico prevalgono su quel che appare di cura e amore per il luogo. Non ci sono stimoli né necessità di entrare nel centro storico: appaiono evidenti le potenzialità eccezionali, ma non appare l'energia e la voglia di valorizzare il nucleo antico.

Occorre valorizzare il territorio di Scansano anche in relazione al patrimonio territoriale adiacente (Pitigliano, Sorano, Sovana, Saturnia, la costa, …) e alle risorse patrimoniali immateriali: riprendere, promuovere e valorizzare le tecniche e i saperi tradizionali locali (quel che ne rimane). Viene ritenuta di importanza irrinunciabile la organizzazione di una rete di itinerari 'coordinati' e la loro promozione a livello globale, tematizzata, quale ossatura fondamentale per progetti di valorizzazione del territorio scansanese.

 

Tav. 3:  Quale turismo per Scansano.

facilitatrice: Adalgisa Rubino - MHC

L'obiettivo del tavolo è stato quello di capire, partendo dalle vocazioni del territorio e dall'attuale offerta turistica, le criticità da superare e gli elementi sui  quali puntare per migliorare il fattore attrattivo di Scansano, promuovere il territorio a allargare l'offerta anche in relazione alle diverse tipologie di utenti. Se da una parte tutti riconoscono l'alto potenziale del territorio di Scansano sia per la presenza di valori diversificati di tipo ambientale paesistico e culturale che per la sua collocazione geografica dall'altra ritengono che ad oggi non siano state ancora avviate idonee strategie tali da imporre in maniera adeguata Scansano nel mercato turistico e ambientale. Mancano le attività di coordinamento dovute anche alla bassa propensione dei diversi operatori a collaborare ma anche l'individuazione di uno scenario complessivo che metta in rete risorse, iniziative e opportunità capace di restituire una immagine appropriata della ricchezza del territorio. Diversi imprenditori agricoli sottolineano la difficoltà nel coordinarsi con altre aziende  e allargare così l'offerta. Attualmente riescono a proporre  escursioni che intrattengono i turisti per circa una settimana: visite ai siti archeologici e naturalistici, mare, terme, e degustazioni e visite al museo e in paese. Naturalmente se si riuscisse a collaborare tra operatori , per esempio tra aziende vitivinicole e zootecniche (vino e formaggio o olio e carne) si arriverebbe a fornire una offerta più strutturata e capillare e quindi a promuovere in maniera organizzata i prodotti locali e il turismo più in generale. Per alcuni questo è imputabile non solo al timore della concorrenza ma anche  nella scarse capacità organizzative, e nella mancanza di comunicazione e pubblicizzazione di attività ed eventi.  A questo proposito sarebbe utile aprire una piattaforma internet, da collegare alla rete nazionale, dove mettere in rete le diverse iniziative portate avanti nelle diverse frazioni più in generale nel territorio comunale. L'idea di utilizzare il sito della proloco, avanzata da chi già si sta occupando della promozione del paese ha destato alcune perplessità, forse perché ha innescato reazioni di tipo campanilistico. Tutti hanno concordato nell'opportunità di affidare il servizio ad un consorzio appositamente costituito o una agenzia che si preoccupi  di integrare le offerte, di garantire l'apertura dei siti archeologici, oggi molto richiesta, e di promuovere eventi.  I partecipanti hanno evidenziato la necessità di promuovere nuove iniziative capaci di caratterizzare il territorio di scansano. Eventi in aggiunta a quelli esistenti che risultano, seppur concentrati in particolari periodi dell'anno, capaci di attrarre un alto numero di visitatori. Il teatro comunale dovrebbe essere ampliamente coinvolto in questo progetto aprendolo ad iniziative diversificate rivolte non solo ai visitatori ma anche agli abitanti: proiezione di cartoni per i bimbi, di film e di documentari. Attualmente è utilizzato quasi esclusivamente per la rassegna dei classici. Sarebbe importante trovare forme di incentivazione e di gestione capaci di abbassare i costi che devono essere sostenuti per la sua apertura e quindi dei relativi biglietti.

Altro importante elemento per la promozione turistica del territorio di Scansano è la valorizzazione della rete sentieristica da affidare ad un vero e prorio progetto della mobilità dolce con dei circuiti ad anello da percorrere a piedi a cavallo e in bicicletta. Questo sistema deve essere articolato in una serie di  itinerari tematici ambientali, enogastronomici, culturali e deve inglobare anche le vecchie strade doganali opportunamente ripristinate. Dovrà inoltre collegare il territorio di Scansano ai circuiti più ampi di percorrenza passando dalle zone termali e raggiungendo le aree costiere. Durante la discussione è stato poi affrontato il tema, avanzato da alcuni abitanti, della localizzazione di una nuova pista pista di motocross  in quanto quella attuale, attualmente dismessa, è situata troppo vicino all'abitato. Richiedono pertanto di trovare una nuova ubicazione non lontana però da quella esistente. Viene infine sottolineato  che l'attuale  l'offerta turistica di Scansano non è rivolta ai più giovani e che la pista potrebbe diventare un fattore attrattivo. Sarebbe quindi opportuno pensare a modalità di accoglienza diversificate che prevedano anche la permanenza in strutture a basso costo come alberghi e ostelli.

 

Confronto in plenaria

Alla fine della presentazione dei risultati dei tavoli l’assessore Soldatini risponde alle numerose sollecitazioni, chiarendo come l’amministrazione comunale non abbia  le risorse finanziarie  per risolvere molte delle problematiche emerse e per sostenere le attività proposte e che senz’altro la strada per avviare dei cambiamenti positivi risieda nel coinvolgimento di tutti gli attori locali in rete.

Viene sottolineato da una partecipante come la problematica di aree marginali o depresse sia stata risolta in molti casi (ad esempio nelle Langhe) attraverso una progettualità comune che nel tempo ha saputo trovare le risorse per una sua realizzazione (anche attraverso finanziamenti europei). Viene quindi suggerita l'idea di analizzare approfonditamente il processo di valorizzazione turistica avviato in altri contesti per prendere spunti e meglio capire le opportunità e le azioni da intraprendere nel territorio comunale.  

Tra gli elementi che hanno animato la discussione è da menzionare il discorso sulla pista di motocross. Le polemiche non riguardavano tanto la richiesta della sua localizzazione ma sono nate  in relazione alla possibile ipotesi di permettere il passaggio dei mezzi non solo sulla rete carrabile ma anche nei sentieri. Idea giustamente ritenuta in contraddizione con quanto espresso nei diversi tavoli sul progetto della mobilità dolce. E' stato precisato che ciò che veniva richiesto era una localizzazione della pista tale da interferire con la rete sentieristica ma che allo stesso tempo permettesse ai mezzi, percorrendo la viabilità carrabile esistente, di raggiungere l'impianto.