Intestazione e Note


Ci sono degli elementi che rendono speciale il giardino Bartlett- Nidiaci?

Ci sono degli elementi che rendono speciale il giardino Bartlett- Nidiaci?

Mi piace andare al giardino Bartlett- Nidiaci perchè................


Ogni volta che entro al Giardino Bartlett-Nidiaci il mio primo sguardo è sempre attratto dall'imponente mole della zona absidale della Chiesa di Santa Maria del Carmine, uno scorcio sconosciuto a chiunque non ha la fortuna di frequentare questo angolo nascosto di città. Mi torna in mente l'intuizione geniale che ebbe Giovanni Michelucci passeggiando per S. Frediano trovandosi improvvisamente attraverso un portone aperto in un giardino dove lavoravano degli artigiani, confinante con un chiostro e con un altro giardino. Mettendo in comunicazione gli spazi verdi e non verdi sarebbe stato possibile, nell'idea di Michelucci, attraversare la città rovesciandola come un guanto. Mi ricordo di quando erano aperti gli ingressi al giardino da via della Chiesa e da via d'Ardiglione, si poteva davvero attraversare la città "da dentro", come nell'idea michelucciana, tagliando il lungo percorso su via dei Serragli che ora deve fare chi proviene da piazza Tasso ed è diretto al giardino. Mi ricordo la prima volta che attraverso il portone aperto della ludoteca in via della Chiesa intravidi Zorro impegnato in un duello sfrenato contro un pirata.
L'area Bartlett-Nidiaci è un prezioso frammento di questa città nascosta dentro la città e per questo dovrebbe essere custodito e preservato, sia nella forma sia nella funzione pubblica, al pari di un monumento storico.
L'improvviso aprirsi tra le strette vie delle sagome degli alberi; la sensazione di sospensione della quotidianità in cambio di minuti di riposo e silenzio; le urla dei bambini in lontananza camminando in Via dell'Ardiglione: un ricordo di tempi lontani, quando i ragazzi potevano giocare fuori.